"Per arginare l’emergenza sociale è essenziale l’aiuto dei testimoni"

Il questore di Bergamo invita ad abbattere il muro di gomma. Nel 2022, 115 casi di stalking. pari a un incremento del 19%

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Un fenomeno sempre più preoccupante. Lo confermano anche i dati della Questura. Quest’anno, fino al 23 novembre, a Bergamo e provincia sono stati 115 i casi di stalking (159 nel 2021) che hanno portato all’arresto di 11 persone e alla denuncia a piede libero di 201 indagati anche per fatti riferiti ad anni precedenti, con un aumento del 19% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Mentre 296 sono stati gli episodi di maltrattamenti familiari (295 lo scorso anno), 29 gli arresti e 321 le denunce, anche riferiti a periodi precedenti; 91 (78 nel 2021) le violenze inerenti la sfera sessuale comprese le molestie, con due arresti e 59 indagati. Non ci sono stati femminicidi, come nel 2021. L’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura ha effettuato, da inizio anno, 291 interventi per liti e aggressioni in ambito familiare, tutte censite nell’applicativo Scudo che consente di tenere traccia dei casi pregressi così da procedere a tempestivi arresti nei casi di flagranza di reato. Su proposta della Divisione anticrimine sono state applicate dal Tribunale di Brescia, Sezione autonoma misure di prevenzione, quattro misure di sorveglianza speciale, che vanno da uno a due anni, nei confronti di soggetti ritenuti pericolosi nell’ambito dei reati di violenza domestica e di genere disponendo, tra le prescrizioni, il divieto di avvicinamento alla parte offesa. Grazie al protocollo sottoscritto dalla Questura con il carcere Don Fausto Resmini di Bergamo è stato possibile monitorare, all’atto della scarcerazione, 84 soggetti detenuti a vario titolo per reati di genere – atti persecutori, maltrattamenti e violenza sessuale – e altrettante vittime, con il contributo dei carabinieri.

Per evitare una possibile escalation di violenza il questore Stanislao Schimera rinnova l’invito "a denunciare ogni episodio di violenza. Solo così, infatti, si può tentare di arginare un fenomeno che rappresenta una vera e propria emergenza sociale. Nel contrastare la violenza sono essenziali il contributo e la collaborazione di tutti, non solo delle vittime ma anche di possibili testimoni".

Francesco Donadoni