Val Brembilla, parto in strada: il piccolo Agostino nasce durante la corsa in ospedale

Impossibile arrivare in ospedale. Così il marito si improvvisa ostetrico

Soccorsi

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Val Brembilla (Bergamo), 2 febbraio 2019 - La fitta nevicata, che fin dalle prime ore di ieri mattina, come da previsioni, si è abbattuta su tutta la Bergamasca, ha complicato e non di poco la corsa verso l’ospedale di San Giovanni Bianco di una mamma di 40 anni di Val Brembilla, alle prese con le contrazioni dovute al parto. Il marito della donna, anch’egli 40enne, quando i dolori accusati dalla moglie si sono fatti più forti, e viste anche le condizioni poco praticabili delle strade in quel momento, le sette del mattino, ha deciso di fermare l’auto vicino al sagrato della chiesa parrocchiale e, guidato via cellulare da un’addetta del 118, ha aiutato la consorte a mettere al mondo il bambino sotto la neve.

Il neonato, che è stato chiamato Agostino, è il primo a nascere a Val Brembilla, il comune che è stato istituito soltanto nel 2014, grazie alla fusione dei comuni di Brembilla e Gerosa. «L’anniversario della nascita del nostro Comune – sottolinea soddisfatto il sindaco di Val Brembilla, Damiano Zambelli, che è stato avvertito in mattinata di quello che era accaduto – è il 3 di febbraio. Per la nostra comunità quello che è successo stamattina (ieri, ndr) rappresenta una grande festa. Conosco entrambi i genitori di Agostino. Sono persone splendide, ma molto riservate. Comunque il 3 febbraio l’amministrazione, oltre alla ricorrenza della nascita del nuovo Comune, festeggerà anche la nascita di Agostino, il primo a venire al mondo dopo la fusione tra Brembilla e Gerosa. Certo, quello che ha fatto questo papà è qualcosa di straordinario e nello stesso tempo di coraggioso. È stato molto bravo e ha avuto un gran sangue freddo».

Tutta la rocambolesca vicenda, che per fortuna si è conclusa con il lieto fine, inizia intorno alle 7, quando marito e moglie escono dalla loro abitazione, salgono in auto e si dirigono verso l’ospedale di San Giovanni Bianco: la donna, infatti, si è svegliata accusando forti contrazioni e il consorte ha deciso di accompagnarla dai medici. Fatti pochi metri, però, i dolori accusati dalla 40enne si fanno sempre più forti.​  A quel punto, l’uomo capisce che non arriverà in tempo in ospedale. Arresta la vettura vicino alla chiesa parrocchiale e chiama i soccorsi. Ma l’ambulanza non fa in tempo ad arrivare, perché la 40enne partorisce sul sagrato della chiesa, sotto l’abbondante nevicata. Quando medici e infermieri dell’auto medica dell’ospedale di San Giovanni Bianco e dell’ambulanza della Padana Emergenza onlus raggiungono il posto, il piccolo è già venuto al mondo anche grazie all’intervento del futuro papà, che ha prestato il proprio aiuto alla moglie seguendo le indicazioni che il 118 gli forniva al suo telefonino.

Constatate le buone condizioni di Agostino e della mamma, i medici li hanno trasportati all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Entrambi stanno bene e il neonato presto potrà andare a casa ed essere abbracciato dalle due sorelline maggiori.​ "Non è la prima volta, e non sarà certamente l’ultima, che un uomo aiuta la moglie a far nascere il proprio figlio – commenta un addetto del 118 –. Bisogna, però, essere dotati di un gran sangue freddo ed è necessario non farsi prendere dal panico e mantenere la calma. La partoriente va soprattutto tranquillizzata, per evitare che subisca stress che potrebbe provocare danni al parto».