Tragico parto ad Alzano, mamma e bimba morte: lo strazio del marito-papà

L'uomo ha fatto denuncia

Robertine, morta dopo il parto (De Pascale)

Robertine, morta dopo il parto (De Pascale)

Bergamo, 19 settembre 2019 - Dramma familiare nella notte tra martedì e ieri. Una tragedia per ora senza spiegazioni.Lui, Youssuf Guira, e la moglie, Robertine Quetaduine Zoungrana, sono del Burkina Faso e abitano a Torre Boldone, in un vecchio condominio di via Bugattone, al civico 2, alle porte della città. La coppia lavora per un’impresa di pulizie di Bergamo. Hanno due belle bambine, di 7 e 11 anni. A rallegrare la famiglia, l’arrivo di una nuova vita: tutto era pronto per accoglierla. Così non sarà.

Martedì la donna, 36 anni, è accompagnata dal marito all’ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano per partorire. Poche ore dopo in sala parto qualcosa non va per il verso giusto, si decide per il cesareo, ma la piccola non vedrà mai la luce.  Il dramma ha una coda che rende tutto ancor più tragico. Il parto, infatti, ha avuto delle conseguenze anche per la mamma. La donna è molto provata, i medici che l’hanno seguita durante il travaglio si rendono conto che la situazione è difficile e, con il trascorrere dei minuti, precipita il suo quadro clinico. A quel punto si decide di trasferire la mamma al più attrezzato ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Un percorso di pochi chilometri, per cercare di salvare la vita della donna che però, nella notte, muore.

Per la famiglia un dolore immenso. Disperato il marito, che ieri pomeriggio, accompagnato dall’avvocato, si è recato in questura per sporgere denuncia. Indaga la Squadra mobile. Il pm Carmen Pugliese aprirà un fascicolo. In serata la nota dell’Asst Bergamo Lombardia est. «In data 17 settembre, in corso di travaglio di parto regolare, è insorta improvvisamente una grave emergenza ostetrica. Nonostante il taglio cesareo eseguito in emergenza (codice rosso, secondo i protocolli), alla nascita la bambina non appariva vitale. Sono state eseguite comunque prolungate manovre rianimatorie che non hanno dato, purtroppo, esito favorevole. Le condizioni della mamma si sono repentine aggravate con immediato arresto cardiorespiratorio. Le manovre respiratorie hanno prodotto la stabilizzazione clinica ma la successiva evoluzione è stata purtroppo infausta. Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio ai famigliari e siamo loro vicini nell’immenso dolore». L’assessore regionale Giulio Gallera ha chiesto all’Asst di Bergamo di attivare una commissione di verifica che sarà affiancata da specialisti del percorso nascite della direzione generale welfare, per far luce sull’ accaduto.