Un taglio ai pregiudizi: in città due parrucchiere speciali

Sara Bellotto e Arianna Bellezza, affette dalla sindrome di down, dopo aver partecipato a un corso di formazione ad hoc sono diventate assistenti in un salone di bellezza e in un'azienda

Sara Bellotto in azione

Sara Bellotto in azione

Bergamo, 15 aprile 2017 - «Ho sempre sognato di fare la parrucchiera». Non ha dubbi Sara Bellotto, 23 anni, che tra spazzole e tinte si sente a suo agio. La giovane, che vive a Lallio ed è affetta da sindrome di Down, da novembre è impiegata come stagista presso il salone Pierre Acconciature a Bergamo. Ad offrire a Sara l’opportunità di coronare il suo sogno è stato il corso di formazione professionale organizzato dal gruppo Alfaparf, in collaborazione con l’associazione Aipd, per il progetto di social responsibility “Bellezza in tutte le sue forme”.

Tra i ragazzi, in tutto 24, che nel corso delle tre annualità del progetto hanno seguito il percorso formativo e ottenuto il diploma di Assistente parrucchiere c’è anche Arianna Bellezza. Ventiquattro anni, di Treviolo, Arianna da un anno lavora presso il Centro tecnico di Alfaparf. "Il mio sogno era fare la cantante", racconta la giovane che questo mestiere adesso lo ama molto. "Lavo le teste alle modelle, rispondo al telefono, pulisco le spazzole, decoloro le ciocche e applico la tinta", spiega Arianna che ogni giorno arriva in azienda da sola con il pullman, pranza con i colleghi e poi inizia il suo turno. 

Il progetto “Bellezza in tutte le sue forme” è nato nel 2013 nella filiale brasiliana del gruppo Alfaparf con l’obiettivo di aiutare i giovani adulti con disabilità a realizzarsi attraverso l’inclusione nel mercato del lavoro. Da qui poi l’iniziativa ha coinvolto anche Bergamo, dove il ciclo formativo oggi è giunto al suo terzo anno con un percorso non solo professionale, ma soprattutto personale, necessario per l’integrazione e la crescita dell’autonomia dei ragazzi.

"A Bergamo il progetto ha coinvolto tanti dipendenti, di reparti più svariati e ognuno nei ritagli di tempo e fuori dall’orario di lavoro vi si dedica con impegno. Ci sono i tecnici formatori, tecnici video che riprendono i migliori momenti e i grafici ma chiunque può contribuire", spiega Leandrus Ribeiro, coordinatore del progetto. Accanto a loro ci sono anche i membri dell’Aipd di Bergamo per la supervisione psicopedagogica e il supporto durante la fase di tutoraggio negli stage formativi in salone. "L’esperienza del corso di formazione per assistenti parrucchieri di Alfaparf è per i ragazzi e per l’associazione una grande occasione per apprendere delle competenze lavorative specifiche attinenti al ruolo dell’assistente parrucchiere e un insieme di insegnamenti più ampi indispensabili nei vari contesti lavorativi", spiega Elisabetta Ferrari, educatrice.

"In salone preparo le stagnole per i colpi di sole, pulisco le spazzole, apro la porta e prendo gli appuntamenti. Poi quando i parrucchieri mi chiamano li aiuto a lavare i capelli ai clienti", racconta Sara, spiegando come si svolge la sua giornata in salone. Quando mettono via le spazzole, le due assistenti parrucchiere si dedicano ai loro hobby. "Mi piace cantare, ballare e recitare", racconta Sara mentre Arianna suona il violino e gioca a pallavolo. Oltre alla fatica del lavoro a riempire le loro giornate ci sono anche sorrisi e momenti di condivisione con i colleghi e i clienti. "Quando sono al lavatesta e devo aspirare i capelli dico ai clienti: 'Tranquillo, ti lascio le orecchie!'. Loro ridono e io mi sento a mio agio", scherza Sara.