Bergamo, una casa per bimbi malati nel nome del Papa buono

L'iniziativa della Diocesi. Il vescovo Beschi: "La sua carezza diventa impegno effettivo"

Il vescovo Francesco Beschi

BG//FRANCESCO BESCHI VESCOVO BG//FOTO DE PASCALE.

Bergamo, 12 giugno 2018 - Un aiuto concreto ai bambini malati, nel segno del Santo Papa Giovanni XXIII. È la nuova iniziativa della Diocesi di Bergamo che, in via Conventino, dove sono già dislocati i servizi della Fondazione Angelo Custode, aprirà la Casa Amoris Laetitia, un servizio extra-ospedaliero riservato a minori con patologie pediatriche complesse, croniche e di fine vita.

Lo ha annunciato il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, in occasione dell’ultimo giorno della Peregrinatio della teca con il corpo di San Giovanni XXIII che dal 24 maggio ha fatto convergere oltre 200mila pellegrini a Bergamo e a Sotto il Monte, paese natale di Angelo Roncalli. Una migrazione della fede che ha lasciato migliaia di testimonianze scritte su cartoncini prestampati o semplici “pizzini” affissi sulle colonne di calamita disseminate lungo il percorso. «La nuova struttura - ha sottolineato soddisfatto monsignor Beschi - costituirà un servizio per i piccoli pazienti e per le loro famiglie. La carezza del Papa santo diventa impegno affettivo e effettivo. La Casa Amoris Laetitia sarà riservata ai bambini in situazioni di fragilità, con un’area individuata sul nostro territorio per fornire supporto e servizi extraospedalieri. L’iniziativa dimostra, ancora una volta, la vicinanza della Diocesi di Bergamo alle famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà e di dolore».  Intanto domenica sera la teca con il corpo di Papa Giovanni XXIII ha fatto ritorno a Roma. La Peregrinatio è davvero finita. Con una grande speranza, che a Sotto il Monte sussurrano appena: che l’anno prossimo i concittadini del Santo Papa Giovanni XXIII possano accogliere Papa Francesco, in visita ai luoghi natale di Angelo Roncalli. Adesso, tornato in Vaticano, al papa bergamasco verranno “riparate” le mani, dato che il caldo di questi giorni bergamaschi ha deformato lo strato di cera che li ricopre.