Bergamo, molestie a giovane dipendente: panettiere 80enne a processo

Il pm chiede 3 anni e mezzo

Il Tribunale di Bergamo

Il Tribunale di Bergamo

Bergamo, 23 giugno 2019 - Palpeggiamenti sul sedere e sul seno e minacce chiare, del tipo «Se non vieni a letto con me, ti licenzio». È quanto avrebbe dovuto subìre tre anni fa una barista 27enne (oggi ne ha 30), oggetto delle attenzioni morbose del suo titolare, un arzillo 77enne (oggi 80enne) che, nonostante la non più giovane età, aveva ancora velleità di grande amatore. L’uomo, che oltre al bar è proprietario anche di una panetteria, è a processo in tribunale con l’accusa di violenza sessuale e l’accusa ha chiesto nei suoi confronti una condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione.

I fatti oggetto del dibattimento sarebbero avvenuti, appunto tre anni fa, in un Comune della Bassa Bergamasca, all’interno del bar, che si trova proprio di fronte alla panetteria. Secondo la denuncia della ragazza, che al processo è parte civile, in più di un’occasione l’allora 77enne si sarebbe recato nel locale per una pausa caffè e avrebbe importunato con le sue avances morbose la barista. Se non c’erano clienti, ogni momento era buono per palpeggiarla e invitarla, senza troppi giri di parole, per andare a letto con lui. Dopo mesi di questa “tortura”, la giovane, stanca ed esasperata dal comportamento dell’anziano titolare, si era decisa a denunciarlo ai carabinieri. Il 77enne era stato quindi iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di violenza sessuale.

Lui ha sempre respinto le accuse. Il suo legale, nel corso della sua arringa difensiva, ha rievocato uno dei film con protagonista Paolo Villaggio nei panni del ragionier Fantozzi. La pellicola dove Milena Vukotic, moglie di Fantozzi, viene importunata dal panettiere, interpretato da Diego Abatantuono. «In questo processo – ha sottolineato l’avvocato dell’imputato – si vuole far passare il mio cliente come quel panettiere a cui ha prestato il volto Abatantuono. Ma non è così. Lui non ha mai importunato la sua dipendente, la cui versione risulta poco credibile». Il difensore ha chiesto quindi l’assoluzione dell’uomo. La sentenza del collegio giudicante, presieduto dal giudice Donatella Nava (a latere Anna Ponsero e Alessandra Chiavegatti) è prevista il 15 luglio, dopo le richieste della parte civile.