Ottanta posti per i clochard tutto l’anno

La risposta del Comune di Bergamo ai bisogni delle persone senza fissa dimora, soprattutto nella stagione invernale, da emergenziale diventa strutturale. La conferma arriva dall’incremento dei posti letto nel dormitorio della città, il Galgario, ma con una grossa novità: sparisce il Piano freddo, adottato negli ultimi anni quando l’inverno si fa sentire, mentre diventa stabile per tutto l’anno l’aumento dei posti letto, raggiungendo quasi quota 80. "L’amministrazione comunale - spiega Marcella Messina, assessore alle politiche sociali del Comune di Bergamo - ha deciso di aumentare il finanziamento, che passa da 110mila euro a 155mila per fare in modo che la convenzione con la Caritas, che sarà firmata nei prossimi giorni, sia annuale e siano garantiti quasi 30 posti in più". Attualmente i posti nell’ala rinnovata della struttura del Galgario sono 52, a cui sono da aggiungere i 12 posti d’emergenza nella zona non ancora ristrutturata, e altri 15 incrementati per il freddo, per un totale di 79 (di cui appunto 27 nuovi). A questi vanno aggiunti i 14 posti letto della struttura di Castagneta, immobile di proprietà comunale ma concesso a Caritas in comodato gratuito) e la decina di disponibilità nel dormitorietto femminile in via San Bernardino, gestito dalle Suore Poverelle. Il costo dell’accoglienza notturna raggiunge i 490mila euro, finanziati per 155mila euro dal Comune, per 120mila dalla Fondazione della Comunità Bergamasca, per il restante 215mila da Caritas. "Complessivamente - sottolinea don Roberto Trussardi, direttore di Caritas diocesana - ogni notte vengono messi a disposizione 102 posti letto. Un numero significativo, anche se c’è sempre qualcuno che rimane fuori. In questi giorni siamo al completo, sappiamo di circa 25 persone che dormono nella zona della stazione ferroviaria, altri 15-20, invece, in aeroporto, dove sono almeno al caldo. Per una città di 120mila abitanti, che attrae le persone fragili da tutta la provincia, la risposta è comunque buona".