Osio Sotto, sul caso Sematic si muove la politica

L’azienda delocalizza in Ungheria: sessanta posti a rischio

La recente manifestazione  fuori dalla sede della Sematic

La recente manifestazione fuori dalla sede della Sematic

Osio Sotto (Bergamo), 14 aprile 2019 - Il mondo politico bergamasco scende in campo unito per cercare di risolvere la difficile situazione che devono fronteggiare i lavoratori della Sematic Spa, l’azienda di Osio Sotto che occupa nel suo impianto oltre 330 dipendenti e che è parte di un più ampio gruppo internazionale, di matrice tedesca, specializzato nell’industria ascensoristica che ha recentemente annunciato la propria intenzione di delocalizzare in Ungheria due linee di produzione con rilevanti esuberi di manodopera nel sito per oltre 60 unità. Il residente della Provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli ha convocato un incontro con i sindacati e i politici bergamaschi, per una volta compatti nonostante le differenti visioni politiche, convinto che una forte alleanza tra le istituzioni e i massimi rappresentanti politici locali sia utile al fine di salvaguardare l’economia del territorio e permettere ai lavoratori di Sematic di poter superare questo difficile momento.

Al tavolo erano presenti Claudio Ravasio (Fiom Cgil), Maurizio Gozzini e Luca Nieri (Fim Cisl), che hanno illustrato il quadro gravemente incerto che l’azienda si trova a fronteggiare e la forte preoccupazione dei dipendenti. I sindacati hanno sottolineato ancora una volta che non deve essere perso un solo posto di lavoro. Per il mondo politico bergamasco, invece, erano presenti i deputati Daniele Belotti (Lega) e aurizio Martina (Pd), la senatrice Alessandra Gallone (Forza Italia), il deputato Cristian Invernizzi (Lega), il senatore del Pd Antonio Misiani e la collega, sempre del Pd, Elena Carnevali, la senatrice Simona Pergreffi.

Tutti hanno evidenziato la necessità di coinvolgere gli enti superiori, ovvero Regione Lombardia e i ministeri interessati, al fine di promuovere un meccanismo di solidarietà. Forte preoccupazione è stata espressa per la situazione occupazionale, in quanto il rilevante numero di esuberi paventato dai vertici dall’azienda di Osio Sotto metterebbe in difficoltà numerose famiglie, con una ricaduta negativa su tutto il territorio in questo momento già reso difficile dalla più generale incerta congiuntura economica che affligge il nostro paese. Sia i sindacati che gli esponenti del mondo politico bergamasco hanno stigmatizzato l’assenza dall’incontro dei vertici della Sematic e dei rappresentanti di Confindustria. Mercoledì, però, è in programma proprio un vertice nella sede degli industriali bergamaschi. "Dovrà essere l’occasione – sottolineano sindacati e politici orobici – per ottenere la presentazione di un serio piano industriale aziendale che fornisca una chiara visione delle prospettive dell’impianto Sematic di Osio Sotto".

"La nostra situazione attuale è molto difficile – hanno dichiarato alcuni dipendenti dell’azienda a margine dell’incontro che si è tenuto nella sede della Provincia – Non sappiamo quale sarà il nostro futuro, siamo preoccupati per le nostre famiglie. Questa della delocalizzazione, ormai in voga anche nella Bergamasca, rappresenta una logica perversa, che mette in ginocchio migliaia di lavoratori. Speriamo che l’intervento della politica sia risolutivo. Sennò, la vedo molto male".