La presidente dei Giovani musulmani: "Umiliata ai controlli in aeroporto a Bergamo" /VIDEO

Nadia Bouzekri, nata a Milano da genitori marochcini, denuncia il comportamento di un'addetta alla sicurezza

Nadia Bouzekri in un frame del video pubblicato su Facebook

Nadia Bouzekri in un frame del video pubblicato su Facebook

Bergamo, 28 settembre 2017 - Insultata e umiliata da un'agente di sicurezza addetta ai controlli all'aeroporto di Bergamo perché si è rifiutata di spogliarsi in pubblico. Lo denuncia la presidente dei Giovani musulmani d'Italia, Nadia Bouzekri.

"Avevo un volo da Orio a Monaco, ieri alle 18, e mi sono recata come sempre per tempo per passare tutti i controlli", racconta ad Agi. "Questa volta però l'operatrice che si occupa delle perquisizioni mi ha intimato di spogliarmi e togliere anche il cardigan che portavo, restando quindi a braccia scoperte, in pubblico. Essendo musulmana e portando il velo, ho chiesto di poterlo fare in una stanza separata, come già altre volte in passato". Niente da fare, l'addetta alla sicurezza non ha voluto sentire ragioni, da quanto racconta la giovane. "Non solo si è rifiutata, dicendomi che sarei rimasta lì e che avrei perso l'aereo, ma mi ha anche insultata pesantemente, rimproverandomi per il mio modo di vestire e chiedendomi di tornare al mio paese perché secondo lei non sono italiana". Bouzekri è nata 25 anni fa a Milano da genitori marocchini. "La reazione mi ha sconvolta, sono scoppiata in lacrime e le ho detto che il mio Paese è l'Italia e che sono cittadina italiana e non devo sentirmi di serie b perché musulmana".

In difesa della ragazza sono intervenute anche una passeggera e una collega delle donna sotto accusa. "Alla fine sono riuscita a passare ma mi sono sentita disprezzata e respinta da chi dovrebbe, per lavoro, tutelarmi e proteggermi. Una sensazione che non auguro a nessuno". Ora la presidente dei Giovani musulmani annuncia di rivolgersi a un legale per denunciare l'accaduto perché "nessuno deve più subire ciò che ho subìto io". Precisa, comunque, "che non ce l'ho con i controlli ma respingo la modalità, il rispetto per la persona che è venuto totalmente a mancare. Nei miei confronti e nei confronti di tutti i cittadini di fede musulmana. L'ho segnalato già ieri agli agenti della polizia di frontiera, che sono stati davvero cordiali, e mi hanno assicurato che c'e' effettivamente una stanza riservata proprio ai controlli".

(fonte AGI)

Bouzekri ha condiviso, dall'aeroporto, un video in diretta su Facebook in cui ha raccontato la vicenda.