Bergamo, 18 giugno 2020 - Emergenza Coronavirus e lockdown. Dopo questo lungo periodo, si torna pian piano alla normalità. E all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo ha anche il volto di Antonio Alborgehtti.
È il primo paziente sottoposto a impianto cocleare, il cosiddetto orecchio bionico, dopo lo scoppio della pandemia. Bergamasco, 63 anni, è entrato in sala il 26 maggio e come lui sono già pronti alla loro Fase 2 altri pazienti che saranno operati nel mese di giugno. lborghetti era già stato operato nel 2002, ma nel dicembre dell`anno il suo impianto aveva cominciato a deteriorarsi. A gennaio era di nuovo completamente sordo, ma l'intervento programmato per la sostituzione dell'impianto era saltato per l'emergenza Covid.
L'intervento si pone come risolutivo per neonati con diagnosi di sordità profonda individuati attraverso protocolli di screening regionali effettuati nei primi giorni di vita, ma anche per adulti che possono perdere parzialmente o totalmente la propria capacità uditiva. Diventa sempre più importante, pertanto, l'utilizzo di protocolli diagnostici e terapeutici interdisciplinari utili a definire il tipo e le cause della sordità (genetica, infettiva, traumatica..), le eventuali anomalie anatomiche e i possibili deficit neuro - psicologici, al fine di stabilire il corretto iter riabilitativo (protesico, chirurgico, logopedico) e il corretto follow - up dei pazienti.
"Il nostro è un centro di terzo livello, eseguiamo circa 25 interventi l`anno e uno su tre riguarda un bambino sotto i due anni. In questi casi si tratta quasi sempre di un doppio impianto, mentre per gli adulti si valuta attentamente la situazione e spesso un solo impianto cocleare è sufficiente a garantire una buona percezione uditiva e un`ottima qualità di vita relazionale. Per i pazienti maggiorenni, oltre la metà proviene da fuori regione" commenta il direttore dell'Unità Operativa di Otorinolaringoiatria Giovanni Danesi.
In un mese sono stati rivisti circa 50 pazienti e per giugno e luglio le prenotazioni sono già al completo. "Si tratta di una forma di telemedicina mediata comunque dalla presenza di un nostro professionista - aggiunge Danesi - che ci consente di confermare il nostro ruolo di centro di riferimento per gli impianti cocleari, curando tutte le fasi, dalla selezione al trattamento chirurgico, dalla regolazione del dispositivo fino al trattamento riabilitativo post-impianto. L'"orecchio bionico" rappresenta la più importante innovazione per il trattamento delle sordità infantili. Si tratta di una procedura davvero unica, che non trova riscontro in nessuna altra specialità medica o chirurgica, poiché si tratta di un vero e proprio organo di senso artificiale".