Operaio morto a Bonate, i sindacati lanciano l'allarme: "Emergenza sicurezza sul lavoro"

I funerali di Olivio Torri, 61 anni, si terranno nella chiesa parrocchiale di Almenno San Bartolomeo, suo paese d’origine

Vigili del fuoco e forze dell'ordine sul luogo dell'infortunio

Vigili del fuoco e forze dell'ordine sul luogo dell'infortunio

Bonate Sotto (Bergamo), 17 maggio 2019 - Saranno celebrati domani mattina, alle 8.30, nella chiesa parrocchiale di Almenno San Bartolomeo, suo paese d’origine, i funerali di Olivio Torri, 61 anni, residente da 1 anno e mezzo a Brembate Sopra, l’operaio da 20 anni alle dipendenze dell’azienda metalmeccanica Comac di Bonate Sotto, in via Primo Maggio, morto mercoledì pomeriggio dopo essere stato schiacciato da una parete in cemento, all’interno del capannone-deposito dello stabilimento, dove erano in corso alcuni lavori edili di sistemazione.

Per tutta  la giornata di giovedì, parenti, amici e colleghi di lavoro si sono stretti intorno alla famiglia della vittima, che è molto conosciuta e stimata ad Almenno, sotto choc per quello che è avvenuto mercoledì. Da una prima ricostruzione dell’incidente mortale (il 19° in Lombardia dall’inizio dell’anno), nel capannone-deposito erano state tagliate due pareti e sembra che, proprio mentre Torri stava passando, una di queste abbia ceduto: un pannello di cemento largo due metri e lungo altrettanto, che l’ha schiacciato. L’operaio è morto sul colpo, a causa delle gravissime ferite riportate. Sul posto i tecnici di Ats Bergamo e i vigili del fuoco, che hanno provveduto ad effettuare accertamenti sulle misure di sicurezza adottate dall’azienda metalmeccanica.

Intanto per lunedì è stata convocata l’assemblea dei lavoratori della Comac che, insieme ai propri rappresentanti sindacali, valuteranno quali iniziative intraprendere. Pare ormai sicuro che sarà proclamato uno sciopero. "Abbiamo bisogno di creare – sottolineano Luca Nieri e Teresa Cubello, rispettivamente segretario generale e operatrice della Fim Cisl di Bergamo – le condizioni e la cultura che permetta ad ogni lavoratore di ritornare a casa tutte le volte che esce per lavorare. Ora siamo chiamati tutti a fare di più, perché nonostante gli sforzi, i continui incidenti confermano una situazione di forte emergenza su questo fronte".