Coronavirus, a Bergamo si fermano le onoranze funebri: "Pericolosi per noi e gli altri"

L'associazione di categoria chiede tamponi periodici e dispositivi di protezione per il personale

Carri funebri al cimitero di Bergamo

Carri funebri al cimitero di Bergamo

Bergamo, 28 marzo 2020 - Per le imprese di onoranze funebri della provincia di Bergamo è arrivato il momento di fermarsi "e tutelare così la vita e la salute dei cittadini", è quanto si legge in una nota della Lia (Liberi imprenditori associati) cittadina che raggruppa gli imprenditori del settore.

"Nonostante gli appelli (inascoltati) dei giorni scorsi, l'assenza di un monitoraggio sanitario sugli operatori da parte delle autorità, e la difficoltà nell'approvvigionamento di dispositivi di protezione, continuano a esporre la collettività, soprattutto anziani, malati e disabili, a un enorme rischio di contagio", si sottolinea. "Nelle condizioni attuali, chi entra ed esce quotidianamente dalle strutture sanitarie e dalle abitazioni dei parenti dei defunti, diventa infatti non solo una facile preda, ma anche un veicolo perfetto per la diffusione del virus Covid-19. A costo di mettere a rischio il futuro delle loro stesse aziende, gli imprenditori della categoria seguiranno la propria coscienza, interrompendo le attività nel giorno di lunedì 30 marzo", si annuncia. "Le uniche soluzioni affinché il servizio possa continuare nel rispetto della sicurezza dei cittadini restano il monitoraggio degli operatori tramite tamponi periodici, così come dovrebbe essere per tutti gli operatori sanitari, e un canale di fornitura prioritario (a pagamento) di dispositivi di protezione individuale. È ora che siano le coscienze individuali ad entrare in gioco", si sottolinea nel comunicato. 

La presa di posizione della Lia hno ha lasciato insesnsibile il Comune che da lunedì metterà a disposizione 600 mascherine. "Il Comune di Bergamo riconosce lo straordinario lavoro che gli operatori stanno svolgendo - spiega l'assessore comunale ai Servizi Cimiteriali, Giacomo Angeloni - in queste settimane di crisi siamo stati un interlocutore prezioso per Lia e siamo intervenuti più volte a loro sostegno, per risolvere problemi anche fuori dalla nostra competenza territoriale In questi giorni difficili continueremo a essere al loro fianco. "Vorrei approfittare - ha aggiunto - per sollecitare Ats e Regione Lombardia affinché vengano forniti dispositivi di protezione adeguati e garantiti tamponi agli operatori del settore".