Omicidio Crotti, Cassazione: "Alessandri resti in carcere, no ai domiciliari"

Rigettato il ricorso dell'avvocato della donna accusata di aver attirato in trappola la moglie dell'ex amante e di averla uccisa. E anche di aver dato alle fiamme il cadavere

Chiara Alessandri

Chiara Alessandri

Gorlago (Bergamo), 27 giugno 2019 - Chiara Alessandri, accusata dell'omicidio di Stefania Crotti, resterà in carcere. Oggi la Cassazione ha rigettato il ricorso dell'avvocato. Chiara Alessandri, 43 anni, di Gorlago, è accusata di aver attirato in trappola la moglie dell'ex amante e di averla uccisa a colpi di martello. E anche di essersi disfatta del cadavere dandolo alle fiamme a Erbusco. 

Stando al risultato dell'autopsia, Stefania era arrivata ancora viva nelle campagne del Bresiano. È morta per i colpi che le aveva sferrato al capo Alessandri e per le fiamme che le erano state appiccate dalla donna che, dopo avere avuto una brevissima storia con suo marito, vedeva in lei una rivale in amore. Due le concause del decesso: “traumatismo contusivo cranico” (provocato dai quattro colpi alla testa inferti dalla Alessandri con un martello, nel garage della sua abitazione di Gorlago, dove l’aveva attirata con un pretesto) e “choc termico” per il fuoco. Tutto si era compiuto nel tardo pomeriggio del 17 gennaio. Per il riesame l'accusata e' "aggressiva, pericolosa, incapace di frenare le pulsioni criminose".