Omicidio Seriate, che fine ha fatto il mazzo di chiavi?

I carabinieri ancora nella casa del delitto. Le chiavi cercate sono quelle che aveva il figlio Paolo

Omicidio a Seriate, proseguono le indagini

Omicidio a Seriate, proseguono le indagini

Seriate, 12 ottobre 2016 - Dopo il sopralluogo di lunedì nella casa di Paolo Tizzani, i carabinieri sono tornati nella villetta a schiera dove la notte tra il 26 e il 27 agosto è stata uccisa l’ex professoressa Gianna Del Gaudio. Gli uomini del Nucleo investigativo di Bergamo hanno perquisito, su delega della procura, l’intera abitazione di piazzetta Madonna della Neve, a Seriate.  Antonio Tizzani, 68 anni, unico indagato per la morte della moglie, e la nuora Elena Foresti, moglie di Paolo Tizzani, hanno seguito i militari nel garage. Poi lui è risalito nella villetta assieme ai carabinieri. Il sopralluogo è terminato intorno alle 11. Ma cosa cercavano gli investigatori nell’abitazione dove vivevano Gianna e Antonio? Pare un mazzo di chiavi della casa dei genitori che aveva Paolo, il primo figlio della coppia, e che dal giorno dell’omicidio ospita il papà. Le chiavi che però non sono state trovate, nonostante la villetta sia stata rivoltata di nuovo. Ma perchè gli inquirenti danno tanta importanza a quelle chiavi? Potrebbero aiutare gli inquirenti, coordinati dal pm Laura Cocucci, a ricostruire esattamente quello che è successo la sera dell’omicidio, a partire dalla discussione che potrebbe avre generato una lite in famiglia.  Non è un mistero che negli ultimi giorni gli investigatori continuino a scavare nei rapporti tra Gianna e Antonio, per verificare l’ipotesi di un possibile movente legato alla gelosia. Intanto ieri i Ris di Parma hanno iniziato ad analizzare tutti i reperti presi nella villetta di Seriate, e inoltre anche il coltello a serramanico del capostazione sequestrato durante la perquisizione effettuata nella casa di Paolo settimana scorsa.