Omicidio di Seriate, un teste a favore del marito: "Quelle urla la notte del delitto..."

Seriate, una vicina di casa racconta a “Quarto Grado’’ di aver sentito un uomo urlare in bergamasco la notte del delitto, ma Tizzani ha un forte accento campano

Indagini dei carabinieri sull'omicidio di Seriate

Indagini dei carabinieri sull'omicidio di Seriate

Seriate, 11 settembre 2016 - Proseguono a tamburo battente le indagini dei carabinieri per risalire all’autore del delitto di Gianna Del Gaudio, l’ex insegnante di 63 anni uccisa, nella notte tra il 26 e il 27 agosto scorso nella sua villetta di Seriate da un’unica coltellata che l’ha quasi decapitata. Intanto, si susseguono quasi quotidianamente novità riguardanti l’inchiesta. Venerdì sera la trasmissione “Quarto Grado”, in onda su Retequattro, ha proposto l’intervista a una vicina di casa della vittima, realizzata dal giornalista Giorgio Sturlese Tosi.

La donna spiega di aver sentito delle urla la notte dell’omicidio, intorno a mezzanotte, mezzanotte e mezza. «Si tratta – dice – di due voci: una femminile e una maschile». Ma la novità è che di quest’ultima la signora ha avvertito una forte cadenza bergamasca. La testimone specifica che quella sera aveva lasciato la finestra aperta e che ha avvertito prima un grido femminile e poi una voce maschile che diceva qualcosa, «ma non riuscivo a capire. Non so dire se fosse un litigio – afferma la donna –, lui parlava, non riuscivo a capire cosa diceva». Lei e il marito si sono affacciati alla finestra, ma non hanno visto niente. Poi “Quarto Grado” ha mandato in onda un’intervista al marito della vittima, Antonio Tizzani, indagato a piede libero per la morte della moglie (un atto dovuto per consentirgli di partecipare alle indagini con il suo legale, l’avvocato Giovanna Agnelli, e con il suo consulente, il genetista Giorgio Portera, già nel pool della famiglia di Yara Gambirasio). Nel video l’uomo parla con chiara cadenza campana: l’uomo, infatti, risiede da anni nella Bergamasca, ma è di origine campana. Il pm Laura Cocucci, titolare del fascicolo, è in attesa dell’esito delle analisi del Ris di Parma su tracce di sangue (o presunto tale) rinvenute nella villa teatro del delitto.

La ricostruzione dell’omicidio contribuirà a chiarire la posizione del marito della vittima e l’eventuale presenza di una terza persona, lo sconosciuto che Tizzani ha raccontato di aver visto allontanarsi dopo il delitto. Servirà più tempo, invece, per i primi risultati di natura genetica. Settimana scorsa, i militari del Ris hanno prelevato diversi reperti: coltelli, indumenti, oggetti, suppellettili. Tizzani continua a spiegare di non ricordare altro di quella tragica notte. Infine, gli investigatori hanno chiarito i prelievi effettuati da Tizzani di alcune migliaia di euro dal conto in comune con la moglie. «Era per pagare l’avvocato e i funerali», ha precisato l’ex ferroviere. Insomma, dietro quelle operazioni non c’è nulla di sospetto.