Omicidio Seriate, scomparsa una collanina e non ci sarebbe sangue sugli abiti del marito

A distanza distanza di 19 giorni giorni dal delitto della professoressa spunta la storia della collanina sparita

Militari di nuovo nella villetta per cercare la collana (De Pascale)

Militari di nuovo nella villetta per cercare la collana (De Pascale)

Seriate, 15 settembre 2016 - L'omicidio di Seriate si infittisce di misteri. Dopo la scoperta dei referti medici, trovati dai carabinieri del Reparto operativo scavando nel passato della vittima (sono risaliti addirittura alla fine degli anni ‘70), ora spunta il giallo della collanina sparita. Un oggetto prezioso, da cui Gianna Del Gaudio difficilmente si sarebbe separata. Così, stando al racconto del marito della vittima, Antonio Tizzani, indagato a piede libero (l’uomo si difende dai sospetti affermando di non aver mai picchiato la moglie), dei figli, Paolo e Mario, e dei conoscenti.

A distanza distanza di 19 giorni giorni dal delitto della professoressa (avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 agosto) spunta la storia della collanina sparita. Ieri i carabinieri della Scientifica sono tornati di nuovo a Seriate: si è trattato di un atto dovuto. Intorno alle 9 i militari sono entrati nella villetta teatro del brutale delitto, in piazzetta Madonna della Neve, dove abitavano Gianna e Antonio. Hanno passato al setaccio tutte le stanze e perlustrato ogni angolo alla ricerca della preziosa catenina, ma senza esito.

I militari hanno ispezionato anche il parchetto che si trova davanti alla villetta. Lo stesso dove i giorni immediatamente successivi al delitto, avevano cercato, ma invano, l’arma usata per uccidere l’insegnante. E anche ieri non è stato trovato nulla. Per non tralasciare nulla, gli investigatori sono saliti addirittura sul tetto di una piccola costruzione di proprietà della Cogeide, società del servizio idrico di Seriate. E anche in questo caso gli esiti sono stati negativi: della collana nessuna traccia. Che fine ha fatto? Potrebbe averla portata via quel ladro incappucciato di cui ha sempre raccontato Tizzani? Intanto ieri pomeriggio l’ex capostazione accompagnato dal figlio minore, Mario, è stato per oltre due ore a colloquio con il suo avvocato, il legale Giovanna Agnelli. All’incontro ha partecipato anche l’ex ufficiale dei Ris, il genetista Giorgio Portera (assistente della famglia Gambirasio nel delitto di Yara) e ora consulente nominato dalla difesa.

Portera ha partecipato alle analisi dei referti prelevati dagli ex colleghi nella villetta di Seriate. Da quanto è trapelato dai primi risultati di laboratorio, pare che i vestiti di Tizzani fossero puliti, cioè non presentavano macchie di sangue. Durante il confronto con l’avvocato, oltre che di queste prime anticipazioni di laboratorio, si è parlato anche della storia dei referti medici, e di quelle lesioni, lividi, denti rotti, insomma di tutte le ferite che secondo gli inquirenti sarebbero compatibili con le percosse. Intorno alle 16.20 Tizzani ha fatto ritorno a casa in auto, con il figlio Mario. Non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma il suo viso è apparso molto tirato, al punto che la nuora Elena, moglie di Paolo, si è lasciata andare a una confidenza: «Così, mio suocero, prima d’ora non l’avevo mai visto. Preoccupato sì, ma mai in quel modo».