Omicidio di Entratico, il prof conosceva il suo assassino

Bergamo, ucciso e bruciato in cascina dopo un disperato tentativo di difesa

Cosimo Errico, 58 anni

Cosimo Errico, 58 anni

Entratico (Bergamo), 6 ottobre 2018 -  L'arma del delitto ancora non è stata trovata. Ieri mattina una cinquantina di carabinieri del comando provinciale di Bergamo e le unità cinofile hanno setacciato la zona attorno alla fattoria didattica “Cascina dei fiori” di via Chiosi, a Entratico, una zona di campagna dove nella notte tra mercoledì e giovedì è stato ammazzato il professore Cosimo Errico, 58 anni.

Le ricerche si sono poi estese anche vicino alla pista ciclopedonale, ma senza esito. Qualche elemento è stato trovato, un fazzoletto sporco di sangue e una bottiglia rotta, ora in mano alla Scientifica. Ma dell’arma ancora nulla. Si cerca un grosso coltello, a lama lunga e liscia, come confermato dai tagli sul cadavere e dall’autopsia che si è svolta ieri mattina all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, eseguita dall’anatomopatologo Yao Chen dell’università di Pavia. L'esame ha confermato che il docente è stato ammazzato con una decina di fendenti al collo, alla nuca, alla parte alta della schiena e alle mani. Questo spiegherebbe il tentativo di difesa della vittima. Le indagini proseguono serrate e tra le varie ipotesi la più accreditata è quella che l’omicidio sia maturato nell’ambito lavorativo interno alla cascina per mancati pagamenti a uno o più dipendenti, extracomunitari, alcuni nordafricani e pakistani ospitati al centro per richiedenti asilo di Vigano San Martino, che il professore utilizzava nei lavori alla fattoria e che pagava poco, o in nero.

In passato c’erano state alcune segnalazioni per omessi contribuiti. Inoltre, scavando nella vita del professore è emerso che a scuola, dove insegnava, aveva un comportamento, alla fattoria un altro, più aggressivo. Gli inquirenti, coordinati dal pm Carmen Santoro, ritengono che l’omicidio possa essere stato commesso da più persone, forse due, che sapevano come muoversi all’interno del cascinale e che hanno tentato di inscenare la morte per folgorazione. Al momento sono state sentite 25 persone, nella maggior parte stranieri, gente del paese e comunque che in qualche modo frequentava la fattoria. Mercoledì mattina alla cascina era stata ospitata una scolaresca e alle 16.30 era rimasto solo Errico. Ma questo non vuol dire che più tardi l’assassino, o gli assassini, possano essere arrivati. Elementi utili potrebbero arrivare dagli accertamenti sui reperti trovati in cascina dove sono state rilevate delle impronte. Anche il cellulare del docente potrebbe fornire spunti decisivi per le indagini: dai tabulati si cerca di ricostruire le ultime chiamate che ha ricevuto o effettuato. Intanto, lunedì alle 10 alla chiesa di Sant’Alessandro, in centro città, si svolgeranno i funerali del professore.