Omicidio di Albino: trent’anni al killer

Ucraino ucciso a botte e poi bruciato nell’auto. Il connazionale condannato. è libero nel suo Paese

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È stato condannato a 30 anni in abbreviato Vasyl Bilohan, 27 anni, cittadino ucraino, soprannominato “il piccolo” per la statura, ritenuto uno dei responsabili dell’omicidio del connazionale Vasyl Nykolyuk, ucciso a 32 anni a botte e poi trovato carbonizzato nella sua Opel Vectra ad Albino, l’11 ottobre 2015. La sentenza ieri mattina. Il pm Antonio Pansa aveva chiesto 30 anni, pena confermata. L’imputato non era presente in aula, è libero, forse si trova in Ucraina. Il suo difensore, avvocato Davide Ceruti, aveva chiesto che fosse derubricato da omicidio aggravato a preterintenzionale. Le parti civili erano rappresentante dagli avvocati Luigi Villa e Irene Sirtoli che hanno chiesto un risarcimento per la moglie e il figlio della vittima di 250mila euro a testa.

Il movente dell’omicidio era da ricercare in una lite scoppiata la notte stessa, dopo una serata passata in discoteca. “Il piccolo” era stato arrestato per primo, in Russia. Di conseguenza, il conteggio dei termini era partito prima, con il risultato che dopo un anno di carcere era stato liberato prima della richiesta di estradizione. Era tornato in Italia per farsi interrogare, con l’autorizzazione del giudice, poi il rientro nel suo Paese. Per lo stesso delitto, invece, Ivan Hromei, 30 anni, anche lui ucraino, era stato condannato a 20 anni aumentati a 30 in appello. Bilohan era stato arrestato il 28 maggio 2016, due mesi prima del connazionale poi estradato, entrambi in Russia, su mandato di cattura emesso dal gip di Bergamo. Hromei scaricò la colpa del delitto su di lui, dicendo di aver solo filmato il pestaggio. Accusò Bilohan: "Era una furia, io non potevo fare nulla".

Francesco Donadoni