Omicidi di Gianna e Daniela, Antonio Tizzani: per me c'è un serial killer

Il marito della professoressa uccisa non esclude che ci siano collegamenti tra l'assassinio della moglie e l'omicidio di Daniela Roveri: "Non vorrei che qui ci scappasse il terzo morto"

Gianna Del Gaudio e Daniela Roveri

Gianna Del Gaudio e Daniela Roveri

Bergamo, 9 gennaio 2017 - Torna a parlare Antonio Tizzani, il marito della professoressa Gianna Del Gaudio uccisa in casa sua a Seriate il 26 agosto scorso. L'uomo non esclude che ci siano collegamenti con un altro omicidio avvenuto a Colognola, sempre in provincia di Bergamo, dove il 20 dicembre scorso è stata uccisa, nell'androne di casa, Daniela Roveri, manager di 48 anni. E' quanto ha detto ai microfoni della trasmissione di Raiuno «La vita in diretta». "Io non vorrei che qui ci scappasse il terzo morto" ha detto Tizzani, che nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio è indagato a piede libero. 

La moglie di Tizzani, un ex insegnante di 63 anni, è stata trovata sgozzata la sera del 26 agosto. Gli investigatori non hanno dubbi: a provocarle la morte è stato un fendente alla gola che le ha reciso la giugulare. Nell'ambito dell'indagine per omicidio è stato iscritto nel registro degli indagati il marito della donna, Antonio Tizzani, un ex capostazione di 68 anni. Per quell'omicidio è stato indagato il marito, anche se gli inquirenti hanno precisato che la sua iscrizione nel registro degli indagati è un "atto dovuto". Nei suoi confronti nessuno stato di fermo. L'uomo, che si è sempre detto innocente, è a piede libero. Oggi Tizzani ha messo in relazione il delitto di sua moglie con quello di un'altra donna, Daniela Roveri, 48 anni, uccisa a Colognola, sempre in provincia di Bergamo, il 20 dicembre scorso. Anche lei è stata uccisa nell'androne di casa, anche lei sarebbe stata aggredita alle spalle, anche lei è stata ammazzata con un fendente alla gola che le ha reciso la giugulare. Sull'omicidio di Colognola gli investigatori non hanno finora fermato nessuno. Previsto nei prossimi giorni, su richiesta della Procura di Bergamo, un incontro tra i due medici legali che hanno costato la morte delle due donne, per un confronto tra i due casi e le due ferite mortali. Tizzani, nell'intervista odierna, ha dichiarato apertamente che a suo avviso non è da escludere che in provincia di Bergamo possa essere in azione un serial killer.