Omicidio di Bergamo, è caccia al cellulare di Daniela Roveri

Paura nel quartiere Colognola dopo il delitto, le mamme lanciano una petizione

La polizia in via Keplero, dove abitava Daniela Roveri (nel riquadro)

La polizia in via Keplero, dove abitava Daniela Roveri (nel riquadro)

Bergamo, 6 gennaio 2017 - Dopo le lamentele dei residenti, che nei giorni scorsi avevano invocato un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine, soprattutto nelle ore serali, da qualche giorno la Squadra Mobile e le Volanti della Questura stanno setacciando via Keplero, dove il 20 dicembre, intorno alle 21, nell’androne del palazzo dove abitava con la madre, è stata uccisa con un solo colpo di coltello alla gola Daniela Roveri, dirigente d’azienda di 48 anni.

Un paio di pattuglie stanno setacciando il quartiere di Colognola, concentrando il proprio raggio d’azione tra via Keplero e la vicina via Carlo Linneo. Alcuni agenti in borghese, invece, hanno proseguito le ricerche del telefonino della vittima, il suo iPhone 6, introvabile dal giorno del delitto: rimasto acceso e agganciato alla cella telefonica più vicina a via Keplero per un giorno e mezzo dopo l’omicidio, lo smartphone si è poi spento definitivamente.

Intanto, oggi e domenica sarà allestito un banchetto sul sagrato della chiesa di San Sisto per raccogliere più firme possibili e rimpinguare la petizione organizzata da un gruppo di mamme del quartiere cittadino, riunite nel comitato “Help Mum”, che ha lanciato la raccolta firme proprio per invocare più controlli, più videosorveglianza e maggiore illuminazione nella zona. L’iniziativa è rimbalzata anche sul gruppo Facebook “Sei di Colognola se...”, nato per sensibilizzare le istituzioni. Sino ad ora sono state raccolte oltre 60 firme. I moduli sono stati distribuiti pure tra alcune attività commerciali della zona. I rappresentanti del comitato chiedono anche che il sindaco Giorgio Gori e il vicesindaco, con la delega alla Sicurezza, Sergio Gandi, indicano un incontro pubblico con i residenti.

«Non ci sono telecamere a sufficienza – si legge nel volantino del neonato comitato –, in particolare nelle zone adiacenti l’autostrada e i campi lungo la circonvallazione Leuceriano. Ci sono problemi di costi e fondi. Ma non accettiamo che per via dei tagli venga meno la sicurezza. La percezione dei furti è in aumento, per strada capita di aver paura alle cinque del pomeriggio: non vogliamo che il quartiere si chiuda in casa. Chiediamo la videosorveglianza o un migliore pattugliamento, specialmente nelle ore notturne».

E anche se l’omicidio di Daniela Roveri sembra slegato da logiche di criminalità comune, i rappresentanti del comitato “Help Mum” non arretrano: «L’assassino potrebbe aver approfittato del vuoto di controlli. Come quartiere occorre reagire – sottolineano le mamme di Colognola –. Siamo cresciute qui e ci piacerebbe far crescere qui in serenità anche i nostri figli».