Omicidio Crotti, su Stefania una furia omicida

Gorlago, oltre alle martellate almeno venti colpi con una cesoia

I carabinieri al lavoro

I carabinieri al lavoro

Bergamo, 30 gennaio 2019 - Stefania Crotti aveva il polso destro fratturato, quasi staccato, la mano piegata a novanta gradi, quando è stata trovata nel campo tra Erbusco e Adro. Ma dall’autopsia sul corpo della mamma di Gorlago, sono emersi altri particolari agghiaccianti. La donna sarebbe stata raggiunta da una ventina di colpi: oltre ai quattro inferti con il martello sul cranio (i fori riscontrati durante l’esame sono compatibili) gli altri sarebbero stati scagliati in altre parti del corpo. In questo caso Chiara Alessandri, rea confessa dell’omicidio, avrebbe utilizzato una cesoia da elettricista.

Rimane ancora da chiarire il ritrovamento del materiale trovato accanto al cadavere, una fascetta di plastica di quelle solitamente utilizzate dagli elettricisti per stringere i cavi. Stefania è stata legata quando poi è stata abbandonata nel campo? Gli inquirenti al momento non si sbilanciano, anche perché non si può escludere che la fascetta possa essere stata raccolta dalla Alessandri quando ha caricato sulla sua Mercedes classe B il corpo di Stefania assieme a un piumone, una coperta, e due accappatoi che aveva nel box in via San Rocco.

Altro particolare. La Chiari ha sempre negato di aver dato fuoco al corpo di Stefania, eppure dagli accertamenti, gli investigatori hanno rilevato tracce di benzina nei tappetini della sua auto. Come mai sono finite li? E non bisogna dimenticare la scoperta della tanica di benzina, con all’interno ancora del liquido, lasciata nell’altra auto della Alessandri, una Lancia Y.

Manca ancora qualche tassello per chiudere il cerchio, e proprio per questo i carabinieri hanno controllato una ventina di distributori da Gorlago a Erbusco, facendosi consegnare le immagini del sistema di videosorveglianza. Gli inquirenti non escludono che la donna possa essersi fermata per fare rifornimento utilizzando la tanica. Ipotesi che smentisce la dichiarazione fatta in sede di interrogatorio dalla indagata che aveva sostenuto di aver fatto benzina perché rimasta a secco. Era successo, è vero, ma molto tempo prima.

Infine, i carabinieri sono impegnati nella ricerca della borsa di Stefania, una borsa O’bag, di moda, color nocciola, con la parte superiore in pelliccia. All’interno conteneva il portafoglio della vittima. La Alessandri potrebbe essersene sbarazzata durante il ritorno a Gorlago, così come ha fatto per il cellulare, trovato nel Cherio. Intanto oggi riceverà la visita del suo difensore, l’avvocato Gianfranco Ceci, in attesa di una risposta alla richiesta della madre di poterla incontrare.