Omicidio Caglioni a Bergamo, al via il processo in Assise

Ieri celebrata la prima udienza con imputato Michele Locatelli. Dibattimento nel vivo da marzo

Era presente anche lui in aula ieri alla prima udienza del processo in Corte d’Assise (presidente Giovanni Petillo) che lo vede imputato di omicidio aggravato e maltrattamenti. Lui è Cristian Michele Locatelli, 42 anni, accusato di aver ucciso Viviana Caglioni, 34 anni, nella casa di lei, dove vivono anche la madre e lo zio, in via Maironi da Ponte, a Valverde, in città. L’omicidio il 31 marzo scorso, in piena ondata pandemica. I due si frequentavano da qualche tempo. Il decesso l’8 aprile in ospedale dove la vittima era stata ricoverata con segni di violenza all’inguine, all’addome e un ematoma alla testa. "E’ caduta in casa", aveva detto Locatelli agli inquirenti, ma gli accertamenti con il luminol rilevarono una scia di sangue dal 1° piano a quello terra. Ieri è stata un’udienza tecnica. Da una parte l’accusa, rappresentata dal pm Paolo Mandurino che ha presentato la sua lista di testi, e lo stesso anche l’avvocato di Locatelli, Luca Del Bue. Quest’ultimo nella lista ha inserito anche il medico legale incaricata dalla difesa di esaminare i risultati dell’autopsia sulla vittima, eseguita l’11 aprile 2020. La mamma di Viviana, Silvana Roncoli, assistita dall’avvocato Roberta Zucchinati si è costituita parte civile. Ammesse anche le intercettazioni telefoniche e quelle ambientali, il conferimento alla prossima udienza, il 3 marzo. Ma solo dopo la metà di marzo il processo entrerà nel vivo. F.D.