I delitti Del Gaudio e Roveri legati da traccia di Dna

La scoperta potrebbe riaprire l’ipotesi di un serial killer in azione nella Bergamasca

Gianna Del Gaudio e Daniela Roveri

Gianna Del Gaudio e Daniela Roveri

Bergamo, 14 ottobre 2017 - Un elemento che vale approfondire nelle indagini per i delitti di Gianna Del Gaudio, 63 anni, uccisa a Seriate nella notte tra il 26 e il 27 agosto 2016 e Daniela Roveri, manager 48enne, assassinata il 20 dicembre 2016 all’interno dell’androne del suo palazzo a Colognola: le tracce di dna dei due casi sarebbero legate da identiche porzioni di cromosoma Y, potrebbero quindi appartenere a due uomini imparentati tra loro o addirittura allo stesso uomo, scenario che riaprirebbe all’ipotesi di un serial killer in azione nella Bergamasca. Gli inquirenti hanno deciso di confrontare le tracce biologiche trovate sulle scene dei due crimini avvenuti a distanza di circa 6 chilometri l’uno dall’altro dopo mesi di prelievi di dna tra la popolazione rivelatisi infruttuosi. Ieri sera nella trasmissione Quarto Grado è stata anticipata questa prima corrispondenza sulla identica porzione di cromosoma Y, resta però da accertare da quale parte del corpo provengano le tracce di Dna recuperate sulle vittime. Aspetto determinante per stabilire che i due casi di omicidio siano legati tra loro.