Treviglio (Bergamo), 16 giugno 2017 - Celebrare e far rivivere il capolavoro di Ermanno Olmi “L’albero degli zoccoli” nel quarantesimo dalla sua presentazione. È la proposta lanciata da un gruppo di cittadini di Treviglio, presentata all’Ufficio scolastico provinciale di Bergamo per ricordare la pellicola parlata nel dialetto bergamasco della pianura – tra Treviglio, Martinengo, Mornico, Palosco e Calcinate. Chiedono di proiettare il film nel nuovo anno scolastico che partirà a settembre, prima nelle scuole trevigliesi e del territorio, poi in tutta la Bergamasca. Obiettivo: riscoprire la genuinità del mondo contadino che dall’Ottocento continua a contribuire alla crescita della terra orobica, puntando sul valore del dialetto come "patrimonio storico e culturale insopprimibile".
L’idea è partita da un articolo-appello pubblicato sul settimanale trevigliese “Il Popolo Cattolico”, che ha sollecitato lettori e autorità a realizzare qualcosa di importante in coincidenza con i 40 anni del film di Olmi, ricordando che il regista ha girato molte scene a Treviglio. Lui stesso ha abitato a Treviglio fino all’età di 25 anni, si è sposato a Treviglio nella chiesetta del Roccolo, è cittadino onorario da 14 anni. Insomma una serie di motivazioni a favore di un impegno per il coinvolgimento cittadino. Subito hanno risposto Laura Rossoni, capogruppo Pd, Beppe Pezzoni, assessore alla Cultura, l’esponente della Lega Nord Daniele Belotti. Si è sviluppata la proposta di portare il film nelle scuole, così che i ragazzi non solo conoscano l’opera ma anche si sentano interessati a viverne il valore storico-documentale. Pezzoni ha sottolineato l’importanza di recuperare la proiezione "per una conoscenza diretta dei valori fondanti della nostra società".
La proposta è stata condivisa anche da Belotti e positivamente recepita dalla dirigente scolastica Patrizia Graziani, che ha avuto un colloquio con Rossoni. Quest’ultima ha commentato: "Si vuole accompagnare il capolavoro di Olmi con percorsi educativi di riscoperta della cultura contadina e del dialetto. E' già al lavoro un gruppo di persone al riguardo". Insomma la proposta sta maturando i suoi effetti: presto le indicazioni sul programma delle iniziative legate ai 40 anni dall’uscita nelle sale del film dedicato al mondo contadino e alla vita nelle campagne.