Occuparono un ristorante, condannati 7 antagonisti

Obiettivo del blitz era la creazione di un centro sociale. Assolti dal furto e danneggiamento

DESENZANO (Brescia)

Sette condanne a un anno di reclusione e 130 euro di multa ciascuno. È la sentenza emessa ieri a carico di altrettanti antagonisti del Magazzino 47 e del Collettivo Autonomo Gardesano che dal 21 dicembre 2015 occuparono per 43 giorni l’ex ristorante della Spiaggia d’oro a Desenzano del Garda. Obiettivo: destinarlo al centro sociale Zanzanù. Il gruppo fu sgomberato il 2 febbraio dalla Digos e dai colleghi del Commissariato gardesano, e le operazioni si svolsero pacificamente, senza resistenza. Per le persone identificate tuttavia scattarono una denuncia per occupazione abusiva, danneggiamento e furto di energia elettrica e acqua.

"Quando fui chiamato per l’intervento identificammo solo tre persone che stazionavano all’esterno ma dentro ce n’erano 35-40 – ha testimoniato un ex commissario – Sapevamo che lo stabile, di proprietà comunale, era vuoto da anni, luce e gas erano staccati". Per il pm Federica Ceschi, che aveva chiesto la condanna a un anno e due mesi per tutti, tra le persone sempre presenti c’erano Umberto Gobbi, del Magazzino 47, Alessandro Scattolo e Claudio Pelizzoli del Collettivo. In ogni caso "anche gli altri imputati hanno occupato consapevolmente, mentre non è provata la responsabilità individuale per il danneggiamento del lucchetto. Indubbio che gli occupanti abbiano usufruito illecitamente delle utenze", ha sostenuto il pm chiedendo le attenuanti generiche in considerazione della ragione “etica“ sottesa all’occupazione, destinare uno spazio pubblico all’aggregazione giovanile autogestita. La difesa, con gli avvocati Sergio Pezzucchi e Manlio Milani, aveva chiesto l’assoluzione o pene miti. il giudice ha ritenuto provata la responsabilità il reato di occupazione, mentre ha assolto il gruppo ("per non aver commesso il fatto") dal furto e danneggiamento.

B.Ras.