Mostra blasfema sfrattata "Serve uno spazio libero"

Le opere dell’artista bresciano Pi Cro sono create con oggetti devozionali. Dopo l’inaspettata sospensione, tutte le gallerie si dicono già impegnate

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Dopo la sospensione comunicata a pochi giorni dall’inaugurazione, Authorized Blasphemia cerca casa. La mostra firmata dall’artista bresciano Pi Cro avrebbe dovuto prendere il via l’11 febbraio nella sala C.entro di via Moretto dove, secondo quanto programmato da mesi, sarebbe dovuta rimanere fino al 18 febbraio. In esposizione ci sarebbero dovute essere le blasfemie.

"Opere create con oggetti devozionali di varia natura – racconta Pi Cro – nel rispetto della fede cristiana che mi contraddistingue. L’esposizione voleva essere occasione di dialogo tra le parentesi dell’arte e dell’ironia". La scorsa settimana però l’associazione che gestisce la sala, Liberi&Soggetti, gli ha comunicato la sospensione (con la promessa di risarcimento) fino a data da destinarsi. La sospensione sarebbe stata legata alla diffusione di almeno un paio di video di area ultracattolica ("deliranti e diffamatori", ribadisce Pi Cro) che bollava come satanica l’esposizione e "scellerata" la scelta di consentirla.

"Non sono arrivati risarcimenti – spiega Pi Cro – né li accetteremmo, perché significherebbe comprare il nostro silenzio su una storia che invece va raccontata". Dopo la delusione, Pi Cro e il team che con lui ha lavorato cerca una nuova casa. "È una mostra di lode – sottolinea – un progetto completo e accattivante. Necessita di uno spazio libero da qualsiasi diktat politico-religioso", l’appello. La ricerca si sta rivelando molto difficile, perché tutte le gallerie rispondono di aver il calendario pieno per Capitale della Cultura.

F.P.