Morto del dirupo dopo la fuga "Non è stato un inseguimento"

La ricostruzione del consulente della difesa dei tre imputati "Magitteri era a 55 metri dal punto da cui Bara è saltato"

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Dove si trovavano gli imputati quando Mamadou Lamine Thiam Bara, 20 anni, studente senegalese di Almè, che per scappare agli inseguitori – è la tesi dell’accusa - è saltato in un dirupo dove poi è morto? Era la sera del 22 luglio 2017, e a Ubiale Clanezzo era in corso la festa del paese. Una ricostruzione della loro posizione alla corte l’ha fornita il consulente della difesa, Alessandro Borra, specialista di analisi tecnica e aspetti informatici. Ricostruzione virtuale partendo dalle immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza comunale, le stesse utilizzate dagli inquirenti. Secondo il consulente, al momento in cui Bara stava correndo, Raoul Magitteri, 27 anni, di Sorisole, uno dei tre imputati (deve rispondere di omicidio preterintenzionale e omissione di soccorso perché il ragazzo fu trovato solo il giorno dopo) si trovava a una distanza di 55 metri dal punto dove poi il giovane si sarebbe lanciato. In pratica Bara gli è passato accanto e lo ha superato sempre correndo. L’imputato in quel momento si stava dirigendo all’auto, è sempre stato sul lato sinistro della carreggiata. Secondo la ricostruzione del consulente, nel caso di Magitteri non si può parlare di inseguimento a Bara. Ed è quello che volevano far emergere i suoi difensori. F.D.