Torre Boldone, morta di parto: "Lei stava bene"

La famiglia: Robertine ha avuto una gravidanza senza problemi

Robertine Quetaduine Zoungrana

Robertine Quetaduine Zoungrana

Torre Boldone (Bergamo), 20 settembre 2019 - E' toccato a lui, al loro papà, il compito più difficile: raccontare alle sue due bambine, di 7 e 11 anni, che la mamma non c’è più. E nemmeno la sorellina che stavano aspettando. Ma Youssouf non era solo. A confortarlo in questo momento così straziante, la comunità del Burkina Faso presente nella Bergamasca, i parenti, ma anche la parrocchia, il Comune, gli amici, semplici conoscenti che abitano nel vecchio condominio di via Bugattone, al civico 2, dove viveva Robertine Guira. Tutti ieri si sono stretti attorno a lui e alle sue bimbe.

Samadou Soulene, rappresentante nazionale della comunità del Burkina Faso, ha voluto ricordare Robertine. «Siamo tutti sconvolti per la sua morte e della figlia per parto in ospedale, una fatalità che non riesci a spiegare. Ma la vita a volte è cosi terribile che riserva disgrazie. Conoscevo bene Robertine, perché veniva sempre alle nostre feste e non mancava mai di darci una mano. Era molto integrata e aiutava le altre connazionali. Dopo l’autopsia la comunità deciderà cosa fare».

Da una parte il dramma familiare, dall’altra l’inchiesta che dovrà accertare eventuali responsabilità. Ma cosa è successo in sala parto nella serata tra martedì e mercoledì, all’ospedale di Alzano Lombardo? Un «travaglio di parto regolare in cui è sorta una grave emergenza ostetrica», come ha riferito la dirigenza sanitaria in una nota, oppure «una emorragia interna», come sostengono i parenti di Robertine? Una vicenda delicata di cui si occupa il pm Carmen Pugliese. Sul suo tavolo sono arrivate le cartelle cliniche che sono state sequestrate, un primo atto; ora attende di avere l’elenco dei medici e del personale sanitario che erano presenti quella sera.

Il secondo atto sarà aprire un fascicolo. Quindi l’autopsia, che probabilmente slitterà a inizio di settimana prossima. L’accertamento potrà aiutare a capire le cause della morte della bimba e della mamma poi. La famiglia di Youssouf è assistita dall’avvocato Loredana Scaramozzino, che rimarca: «Robertine ha avuto una gravidanza senza nessun problema». Le indagini sono della Squadra mobile della questura, dove il marito della 36enne si è recato per sporgere denuncia.

Nel frattempo «la direzione strategica dell’Asst Bergamo Est, di cui fa parte l’ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo, ha avviato da subito – come si legge in un comunicato – una indagine interna tesa a verificare le varie fasi di un evento così raro e poco prevedibile che si è concluso con un tragico epilogo. Si conferma la massima disponibilità e collaborazione per le attività che la commissione dell’agenzia di tutela della salute di Bergamo, su indicazione di Regione Lombardia, porrà in essere per le verifiche del caso. Si ribadisce la vicinanza e la solidarietà alla famiglia di Robertine Guira». Anche l’Ats di Bergamo ha voluto esprimere vicinanza al marito e alle due figlie. In accordo con l’assessorato regionale al Welfare, Ats istituirà una commissione di esperti affiancata da specialisti del «Percorso nascite» per accertare l’accaduto.