Raid vandalico contro auto dei leader islamici di Bergamo

Gomme tagliate e specchietti rotti: colpite le automobili di Mohamed Saleh e del suo vice. Saleh firmò una denuncia contro il suo predecessore per un caso di presunta appropriazione indebita

Mohamed Saleh (De Pascale)

Mohamed Saleh (De Pascale)

Bergamo, 19 gennaio 2016 - Un gesto da parte di ignoti getta nuove ombre sul caso della nuova moschea in via San Fermo. Le automobili di Mohamed Saleh, presidente del Centro islamico di Bergamo e del suo vice sono state danneggiate con gomme tagliate e specchietti rotti. E' successo in via Borgo palazzo dopo la preghiera della sera, quando Saleh e il suo vice hanno trovato le autovetture danneggiate. Nei giorni scorsi, sempre sul tema della moschea, si erano già registrate tensioni fuori dal Centro islamico. "Ho sempre agito onestamente, non ho niente da temere e niente da dire", ha commentato il diretto interessato.

Sullo sfondo del raid sembra esserci lo scontro in corso nel mondi islamico bergamasco. Saleh aveva firmato insieme a Ibrahim Mohamed, tesoriere dell'Ucoii (Unione delle comunità islamiche d'Italia) la denuncia per appropriazione indebita a carico di Imad El Joulani, predecessore di Saleh alla guida del Centro islamico. Al centro della vicenda un finanziamento della Qatar charity foundation pari a 5 milioni di euro, destinati a costruire a Bergamo un luogo di culto e finiti sui conti della nuova associazione (la Cib, comunità islamica bergamasca) di El Joulani: con una parte dei soldi la Cib aveva acquistato l'ex concessionaria in via San Fermo, finita al centro del dibattito nelle ultime settimane. L'area era stata infatti sequestrata e poi dissequestrata nell'ambito di un'inchiesta della Procura per appropriazione indebita nei confronti di El Joulani.