MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Minacciò di morte i magistrati: giovane finisce in casa di cura

Incapace di intendere e volere, il 32enne di Chignolo Po non è imputabile

La pm Letizia Ruggeri

Bergamo, 4 maggio 2017 - Incapace di intendere e volere, quindi non imputabile, non in grado cioè di affrontare un processo. Si è concluso in questo modo l’udienza preliminare davanti al gup Ilaria Sanesi che vedeva imputato, con l’accusa di minacce aggravate, un 32enne di Chignolo Po (Pavia), che l’estate scorsa aveva più volte telefonato al centralino della Procura di Bergamo, minacciando di uccidere alcuni magistrati e aveva auspicato la reclusione per il procuratore capo. In un’occasione aveva anche affermato: "Farò fuori tutta la famiglia Gambirasio". Era stato identificato dalle celle telefoniche del suo telefonino. Il giudice Sanesi ha però disposto che l’uomo rimanga per due anni, in regime di libertà vigilata, in una casa di cura.

Non solo. Il 32enne era assurto agli onori delle cronache a settembre per aver postato sulla pagina Facebook “Forze di polizia” alcune minacce contro il pm Letizia Ruggeri, l’accusa nel processo contro Massimo Bossetti, il muratore condannato all’ergastolo per aver ucciso Yara Gambirasio. "Domani, 21 settembre – aveva scritto – la dottoressa Letizia Ruggero (sic) verrà accoltellata fuori dal tribunale". Per precauzione, le forze dell’ordine avevano assegnato al magistrato per due o tre giorni due militari di scorta. Il giovane ha rimediato una denuncia per minacce aggravate da parte del pm della Procura di Bergamo. A Bergamo c’era arrivato davvero. Carabinieri e polizia lo avevano individuato attraverso le telecamere del Comune mentre si aggirava, con un trolley, nei pressi del palazzo di giustizia di via Borfuro, della Procura di piazza Dante e della stazione ferroviaria. Il 32enne è conosciuto anche per aver profanato la tomba di Chiara Poggi, la ragazza uccisa a Garlasco nel 2007, episodio per il quale era stato condannato a 2 mesi e 20 giorni dal tribunale di Vigevano. Un’altra condanna l’uomo l’ha rimediata per aver minacciato con un taglierino la dipendente di una agenzia interinale di Vigevano. In passato, infine, il 32enne si sarebbe attribuito diversi omicidi, da cui è risultato puntualmente estraneo.