Alzano in festa aspetta la sua Michela Moioli, campionessa alle Olimpiadi in Corea

Atteso in giornata nella Bergamasca il rientro dell'azzurra medaglia d'oro

Michela Moioli

Michela Moioli

Alzano Lombardo (Bergamo), 17 febbraio 2018 - Un paese in festa, pronto ad accogliere da trionfatrice la sua cittadina più illustre. Alzano celebra l’impresa di Michela Moioli, 22 anni, oro nello snowboardcross femminile alle olimpiadi coreane. Ieri nel comune bergamasco si parlava solo della gara vinta da Michela, che vive con i genitori nella piccola località Busa di Nese. L’azzurra dovrebbe rientrare nella Bergamasca nella giornata di oggi e sarà accolta da centinaia fra parenti, amici e semplici tifosi. Ieri in paese sono comparsi i primi striscioni di benvenuto e quelli per festeggiare la vittoria olimpica. "Sono emozionatissima", ha fatto sapere la neocampionessa. Il sindaco di Alzano, Camillo Bertocchi, è raggiante: "Michela è stata fenomenale, la festeggeremo come merita una vincitrice dell’Olimpiade".

Con lei in Corea c’erano la mamma, la signora Fiorella, e la sorella Serena. Il papà Giancarlo, che è perito agrario, ha invece visto la gara della figlia ed ha esultato dal salotto di casa, in compagnia dell’inseparabile barboncino Rocco, della sorella e del cognato. "Lo ammetto – spiega – ho vissuto un’emozione fortissima, pazzesca. Il cuore mi batteva in continuazione. Appena ho visto che Michela era al comando della finale, non ho più resistito: ho iniziato a piangere per la commozione. Ho abbracciato mia sorella e mio cognato. Avete visto anche voi: mia figlia aveva l’argento vivo addosso fin dalla vigilia. Davvero, non riesco a trovare le parole giuste per descrivere la mia gioia, la mia felicità".

"Adesso, come premio per la vittoria olimpica, visto che è golosa dei piatti tipici bergamaschi, le preparerò i brofadei (gnocchetti di farina bianca immersi nel latte, ndr). Sono sicuro che sarà una delle prime cose che mi chiederà al suo ritorno. Sono contento anche perchè questa medaglia d’oro rappresenta per Michela il coronamento dei suoi tanti sforzi e delle sue fatiche, sempre affrontate con il sorriso sulle labbra". E frutto di una stile di vita semplice e di una modestia fuori dall’ordinario, nonostante i tanti successi già ottenuti nella sua carriera. "Guardi – ricorda commosso papà Giancarlo – è talmente modesta che una settimana prima di imbarcarsi per la Corea era ad aiutarmi nei campi. Ma non creda che il lavoro sia terminato. C’è ancora molto da fare. L’aspetto". Mamma fiorella, che ha spinto la figlia verso lo snowboard dopo un inizio sugli sci, ricorda invece un aneddoto del giorno rima della gara che ha proiettato Michela nella storia: "La sera prima della finale eravamo intente a giocare a carte e io stavo perdendo. Di colpo, però, la sorte è cambiata e ho iniziato a vincere. Allora mi sono alzata dal tavolo ed ho esclamato convinta: è quello che farà mia figlia. Ha portato bene". Una delle amiche del cuore di Michela, quella che, prima della partenza per la Corea, le ha pitturato le unghie con il tricolore, non sta più nella pelle: "Cosa devo dire? E’ stata una vittoria fantastica. Non vedo l’ora di abbracciarla". Il ds azzurro Cesare Pisoni e il preparatore di fiducia di Michela, Matteo Aerina, entrambi con il dna bergamasco nelle vene, sono concordi: "Una così nasce ogni 50 anni".