Meningococco, le scuole bergamasche non chiuderanno

Sta meglio il 16enne di Castelli Calepio: disposta la vaccinazione di massa di tutti gli studenti delle Superiori della Valle dell’Oglio

Le code per il vaccino mentre in Prefettura a Bergamo si teneva il vertice(Ansa)

Le code per il vaccino mentre in Prefettura a Bergamo si teneva il vertice(Ansa)

Bergamo, 6 gennaio 2020 - Le scuole bergamasche non chiuderanno per evitare il diffondersi della meningite. Nei prossimi giorni, invece, saranno vaccinati tutti gli studenti delle scuole superiori della Valle dell’Oglio, del Sebino bergamasco e più in generale quelle frequentate da ragazzi che risiedono nelle zone dove si è manifestata la malattia, che nelle ultime settimane ha mietuto due vittime e contagiato altre tre persone. Non solo. La campagna vaccinale straordinaria continuerà e nuovi ambulatori provvisori saranno aperti. Il dato è emerso ieri in serata dopo il vertice svoltosi alla Prefettura di Bergamo a cui hanno partecipato l’assessore Regionale alla Salute Giulio Gallera, il Prefetto di Bergamo Elisabetta Margiacchi, il direttore dell’Ats di Bergamo Massimo Giupponi, il presidente della Provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli e i sindaci dei paesi del Sebino bergamasco e della Valle dell’Oglio dove si sono manifestati i casi e dove sarà attuata la campagna vaccinale: in totale una decina di località.

I decessi al momento sono due e tre i casi di contagio accertato: a Villongo, Predore e Castelli Calepio «Al momento – ha spiegato l’Assessore Gallera – non è necessario chiudere gli istituti scolastici. Sia l’Ats sia la Regione hanno reagito in modo tempestivo rispetto a questa situazione. Non è così anomalo il numero dei casi ma il fatto che si sia registrato in una zona geografica così circoscritta». Gallera ha invitato tutti alla calma, specificando che in Provincia di Bergamo si stanno svolgendo circa 500 vaccinazioni al giorno. In provincia di Brescia le decisioni saranno prese martedì 7 durante un analogo incontro che si svolgerà nella sede dell’Ats. Intanto ieri per tutto il giorno ha continuato a serpeggiare la paura, nonostante le rassicurazioni arrivate dalla direzione degli Spedali Civili di Brescia.

Oltre a essere registrato un nuovo caso Castelli Calepio dove è risultato avere la meningite un 16enne, ieri sono state fatte analisi a un paziente della bassa Valcamonica di 62 anni, poi risultato avere una patologia non infettiva. Tra sabato e domenica nel bresciano sono state effettuate circa 1.000 vaccinazioni. Moltissimi sono coloro che si sono messi infila sin dalle primissime ore della mattinata di sabato e domenica. Si sono verificati anche alcuni momenti di tensione. Tutte le richieste dei cittadini dei paesi bresciani e bergamaschi coinvolti nella campagna vaccinale prevista e che hanno una età da 11 a 60 anni non coperti saranno evase nei prossimi giorni. Sarà possibile, presso gli uffici e gli ambulatori, continuare a ritirare il proprio numero per prenotarsi.