Medici di base in provincia: l’emergenza continua

A fronte di una necessità di 729 dottori se ne contano in servizio 565

caccia ai medici di base

caccia ai medici di base

L’emergenza continua. Non si arresta nella Bergamasca il calo dei medici di medicina generale. Lo confermano i dati di Ats aggiornati a gennaio 2023: in totale, oggi, i medici che prestano servizio nei paesi sono 565, a fronte di un fabbisogno teorico indicato da Ats di 729, calcolato suddividendo il numero di residenti maggiori di 14 anni per 1.300, il numero di pazienti che, teoricamente, ogni medico di medicina generale potrebbe seguire. Ne mancano quindi 164. Un totale, quello di 565 medici attuali, che significa 44 dottori in meno rispetto a 12 mesi fa, quando, sempre stando ai dati di Ats, i professionisti in servizio erano 609 (e ne mancavano quindi 120). La situazione è ancora più preoccupante se si tiene conto che da giugno ad oggi sono entrati in servizio 34 medici nella Bergamasca: questo sta a significare che in un anno i dottori che hanno lasciato gli ambulatori, per pensionamento o per altri motivi, sono in realtà 78. "Ad oggi, rispetto al gennaio 2022 - spiega Michele Sofia, direttore sanitario dell’Agenzia di tutela della salute di Bergamo -, abbiamo avuto una ulteriore riduzione di medici di medicina generale e in questo momento, infatti, sono 565. Gli Ambiti più carenti sono quelli di Dalmine, dove ne mancano 24 (fabbisogno di 96 medici, a gennaio 2022 erano 80 e oggi sono 72), Treviglio, dove ne mancano 22 (fabbisogno di 73, gennaio 2022 erano 58 e oggi sono 51), come nell’Isola Bergamasca (fabbisogno 89, nel 2022 erano 73 e oggi 67), mentre a Romano di Lombardia ne mancano 19 (fabbisogno di 55 medici, nel 2022 erano 43 e oggi 36)".

"A fronte dei dati in calo - prosegue Sofia - c’è anche un dato confortante, che è quello del numero dei pazienti senza medici di medicina generale, che negli ultimi mesi si è sensibilmente ridotto, passando dai circa 21mila di luglio 2022 ai circa 14mila attuali. Questo è stato possibile grazie alla decisione di alcuni medici di incrementare il proprio tetto massimo di pazienti. Di positivo ci sono anche gli ambulatori diffusi, il nuovo modello di medicina territoriale che ci consente di erogare 2.300 prestazioni ogni mese a tutti i pazienti che sono senza medici. Quindi, seppure manchino i medici di base, c’è comunque sufficiente copertura sanitaria".

Michele Andreucci