Arrestato per maltrattamenti e violenza su compagna. Telecamere in casa per sorvegliarla

Secondo le accuse il giovane bergamasco avrebbe impedito alla ragazza di avere contatti con il mondo esterno imponendole di chiedergli il permesso anche per spostarsi da una stanza all'altra

Polizia in azione

Polizia in azione

Bergamo - Un ventinovenne bergamasco è stato arrestato con le accuse di maltrattamenti fisici e verbali e per violenza sessuale nei confronti della compagna convivente. In azione la Squadra mobile di Bergamo, che oggi ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Massimiliano Magliacani al termine delle indagini coordinate dal pm Laura Cocucci. Dalle indagini della Mobile - riferiscono dalla Polizia - sono emersi diversi e ripetuti episodi di maltrattamento in casa (strattonamenti, sberle, schiaffi, calci, tirate di capelli, sputi), anche decine di volte al giorno.

In molte occasioni la donna sarebbe anche stata costretta a subire atti sessuali non voluti. Secondo le accuse l'uomo avrebbe impedito alla ragazza di avere contatti con il mondo esterno. Stando a quanto emerso aveva anche montato nell'appartamento alcune telecamere attraverso le quali, se si trovava al lavoro, controllava i movimenti della ragazza. Dalle indagini è emerso che il giovane esigeva che la ragazza parlasse in viva voce al telefono con altre persone ed era arrivato a controllarne i movimenti, anche all'interno dell'abitazione, pretendendo che la ragazza gli chiedesse il permesso prima di spostarsi da una stanza all'altra.