La Lombardia soffoca nell’anidride carbonica: 62 milioni di tonnellate nell’aria

Il calo delle emissioni non fa perdere, in valori assoluti, il primato in Italia. Obiettivi fissati per il 2030 lontani

La buona notizia è che, negli ultimi 20 anni, le emissioni di Co2 in Lombardia sono diminuite. La cattiva è che in valori assoluti, la regione continua a restare la peggiore d’Italia, condizione che, vista la conformazione orografica, richiede sforzi straordinari per raggiungere la neutralità climatica richiesta dall’Europa entro il 2050 (ma entro il 2030 bisognerebbe ridurre le emissioni del 55%).

I dati dell’Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera di Ispra dicono che, a livello nazionale, le emissioni di Co2 (non l’unico inquinante, ma uno dei più impattanti su cui si può intervenire) sono diminuite dai 456,1 milioni di tonnellate del 2000 ai 309,9 milioni del 2019. Il trend è in calo anche in Lombardia, dove si è passati da 75.578.582 tonnellate del 2000 ai 62.860.418 del 2019. Per avere un confronto, il Veneto è poco sotto i 30 milioni di tonnellate, l’Emilia Romagna attorno ai 32, mentre il Lazio (Roma, la capitale, è la provincia con più emissioni di Co2 a livello nazionale) è sui 26,5 milioni.

A livello provinciale, Milano ha il record in Lombardia, con 13,5 milioni di Co2 emessi in un anno, seguito da Brescia e Varese, entrambe con più di 8,3 milioni di Co2. Se la maggior parte dei territori ha visto un calo, restano alcune eccezioni. Considerando il 2000 come anno di riferimento, crescono ad esempio le emissioni di Co2 a Brescia, dove si passa da 8 a 8,3 milioni, a Varese (da 8,2 a 8,3 milioni) e Pavia, dove si registra addirittura un raddoppio (da 4,5 milioni di tonnellate del 2000 a 8,1 milioni del 2019).

Tra le fonti principali si conferma il traffico veicolare, che nel 2019 ha prodotto oltre 16.373.804 tonnellate di Co2, il 26% del totale. La maggiore fonte sono le auto (67,9% in Lombardia), con i diesel a farla da padrone (il 66,4%). Quanto alla tipologia di strade, la maggiore quantità di emissioni arriva da quelle extraurbane (45,4%), dove si potrebbe incidere con il trasporto pubblico. Anche per ridurre le concentrazioni di Co2 nell’aria, l’iniziativa CamminaForesteUrbane promossa da Ersaf in collaborazione con Legambiente Lombardia, oltre a proporre circa 60 iniziative in tutta la regione a novembre, per far conoscere le aree boschive urbane e periurbane, lancia anche un appello con raccolta firme per sostenere la forestazione urbana.