2009-12-27
di MARIELLA RADAELLI
— MILANO —
UN OMAGGIO all’Italia romantica e spensierata degli anni Cinquanta: ecco «Poveri ma belli», commedia musicale nostrana ispirata al famoso film di Dino Risi, genere neorealismo rosa. Il musical, che segna il debutto alla regia di Massimo Ranieri, e che ha esordito con grande successo lo scorso anno a Roma in occasione dei sessant’anni del Teatro Sistina, arriva mercoledì prossimo agli Arcimboldi. «Raccontiamo una storia fatta di sentimenti puri, veri, genuini, non contaminati e mistificati come sono ai nostri giorni - sottolinea Ranieri -. Un’Italia più povera ma sicuramente più autentica. E io quell’epoca descritta da Risi l’ho vissuta bene». L’ambientazione è il cuore pulsante di piazza Navona, dove vivono Romolo (Michele Canfora) e Salvatore (Antonello Angiolillo), i due fratelli smargiassi che lavorano in uno stabilimento balneare sul Tevere. Al centro della vicenda, l’affascinante Giovanna (Emy Bergamo), una sartina appena arrivata da Milano che conquisterà il cuore dei due fratelli, che dovranno contendersela, mentre le rispettive sorelline, Annamaria e Marisa (Francesca Colapietro e Samantha Fantauzzi), sono follemente innamorate del fratello dell’altra. Nel cast anche il fratello di Raffaele Paganini, Fabrizio, nei panni di Ugo, ex fidanzato di Giovanna. «Ho cercato di non tradire il testo di Risi - commenta Ranieri -. Ho però caratterizzato con maggior forza il personaggio doloroso di un gay costretto all’epoca del film a nascondersi. Amico di Giovanna, gestisce un negozio, ma alla sera va sul Lungotevere a battere».
NELLO SPETTACOLO vengono impiegati oltre 230 costumi. Mentre le musiche e le liriche sono firmate dall’amico Gianni Togni, che da alcuni anni è molto apprezzato nei Paesi scandinavi come autore di musical. Balletti cha cha cha, mambo, cheek to cheek. «Allora i ragazzi s’innamoravano sulla pista da ballo. Oggi invece i giovani comunicano attraverso sms e internet. E’ agghiacciante - continua Ranieri -. Io voglio ancora provare il gusto di scrivere una lettera. E questo spettacolo ha questi sapori che vengono sempre di più a mancare in quest’epoca di paura, e malumore».
Ogni personaggio è connotato anche musicalmente. Giovanna ha una sua riconoscibilità attraverso le note di un’orchestra sinfonica; i due fratelli sono immersi in un mondo di jazz e swing; le due sorelline nel rock’n’roll. Lo spettacolo, in scena anche a San Silvestro, «è una grande favola che emoziona».
RANIERI RICORDA gli anni del Piccolo Teatro: «Quando dico teatro, dico Strehler, e poi c’è il silenzio. E non faccio offesa a nessuno, perché lui incarnava il teatro. Ha costruito quelli che sono passati sotto di lui, anche massacrandoli. Venire a Milano per me è sempre un’emozione forte. Se sono napoletano come cantante, come regista mi sento milanese». Anche se il suo cuore «batte sempre di più per il canto. Il mio vero imbattibile amore rimane la canzone». Come regista, dirigerà una commedia di Neil Simon, «Stanno suonando la nostra canzone». Ma il suo grande sogno è realizzare una versione di «Zio Vanja» di Cechov. Mentre sta lavorando a un disco, con Mauro Pagani: uscirà nel 2011.
«Poveri ma belli», dal 30 dicembre al 3 gennaio e dal 14 al 17 gennaio, Teatro degli Arcimboldi, viale dell’Innovazione 20. Info: 02.641142212/214.