
A Busto Arsizio una lite tra bambini, età tra i 9 e i 12 anni, è degenerata in rissa con tanto di intervento di alcuni genitori per fermarli e poi di una pattuglia di agenti della Polizia di Stato per calmare gli animi degli esagitati. C’è di che riflettere se un papà di 48 anni e una bambina di 9 sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso per le ferite. È quanto accaduto nella serata di giovedì nel cortile di un palazzo popolare, dove una quindicina di ragazzini, divisi in fazioni, sono arrivati alla rissa, scatenata pare da una parola di troppo, pesante, un insulto: la reazione è stata violenta e si sono presi a botte.
E quel cortile anziché spazio di giochi, scherzi e risate come dovrebbe essere tra coetanei, che pure possono litigare ma per fare pace poco dopo e riprendere a giocare, di colpo è invece diventato scenario di un pestaggio collettivo che andava degenerando in modo preoccupante nel quale sono intervenuti anche alcuni genitori. Di fronte a quella scena qualcuno ha chiamato la Polizia e solo l’arrivo degli agenti del Commissariato ha riportato la calma. C’è di che riflettere dunque pensando soprattutto alla piccola di 9 anni coinvolta nello scontro tra coetanei e finita al pronto soccorso per le ferite.
Nel cortile la bambina come i suoi coetanei deve tornare a giocare, senza paura, quanto accaduto l’altra sera non deve più succedere, fondamentale l’impegno educativo delle famiglie. Nessun provvedimento è scattato da parte della Polizia nei confronti dei minori coinvolti nella rissa, tutti di età inferiore ai 14 anni e dunque non imputabili.