Bergamo, lettera del sindaco alle famiglie: "senza vaccinazioni non si accede agli asili"

Arriverà nei prossimi giorni ai genitori di tutti i bambini iscritti per settembre ai sevizi comunali per l'infanzia da 0 a 6 anni

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo

Bergamo, 17 agosto 2018 - Per "gli asili nido e per le scuole dell'infanzia l'aver effettuato tutte le vaccinazioni obbligatorie in relazione al calendario vaccinale è condizione necessaria per poter accedere alle strutture educative". Lo chiarisce il Comune di Bergamo che in una lettera alle famiglie - firmata dal sindaco Giorgio Gori e da Loredana Poli, assessore all'istruzione - chiede "attenzione per i più deboli e i più piccoli". La missiva arriverà nei prossimi giorni nelle case di tutti bambini iscritti ai servizi 0-6 comunali.

"Il dibattito che si è acceso sul delicato tema degli obblighi di vaccinazione anche quest'estate - scrivono Gori e Poli - sta causando confusioni e incertezze nelle famiglie i cui figli da settembre frequenteranno i servizi per l'infanzia e la scuola. Lo scorso 3 agosto, il Senato ha approvato un emendamento al decreto Legge Milleproroghe che vorrebbe rendere 'flessibile' l'obbligo di vaccinazione già dall'anno scolastico 2018-2019. Tuttavia, l'approvazione definitiva di tale decreto ancora non è avvenuta poiché deve essere votato anche alla Camera dei Deputati che riprenderà i lavori il prossimo 11 settembre".

Nel frattempo "i servizi per l'infanzia del Comune di Bergamo - si legge nella lettera - riapriranno il 3 settembre, le scuole dell'infanzia statali e paritarie il 5 settembre e tutti gli altri ordini di scuola in Lombardia il 12 settembre: è chiaro, quindi, che per l'inizio dell'anno educativo il Parlamento non farà in tempo a completare l'iter di modifica della attuale normativa (la legge Lorenzin) che perciò rimane vigente, con le stesse regole dello scorso anno".

Seguendo le indicazioni della normativa vigente, "compresa la circolare congiunta del ministero dell'Istruzione e del ministero della Salute del 5 luglio 2018, in Comune e in Provincia di Bergamo le scuole e i servizi per l'infanzia hanno trasmesso alla Agenzia di tutela della salute città gli elenchi degli iscritti all'anno scolastico 2018-2019 per la verifica con la anagrafe vaccinale, eliminando così la richiesta della documentazione sanitaria a carico delle famiglie: i genitori dei bambini e delle bambine che non risultano in regola con gli obblighi vaccinali (o con le altre fattispecie previste dalla legge vigente come la sussistenza di condizioni di esonero, omissione o differimento delle vaccinazioni certificate da un medico) sono state o saranno contattate nelle prossime settimane perché regolarizzino la loro posizione".

"Vogliamo condividere con tutti voi - scrivono sindaco e assessora - la pacata convinzione espressa da 40 scienziate che hanno scritto al ministro della Salute una lettera ben motivata e supportata da dati statistici (è stata pubblicata sui principali quotidiani il 14 agosto), con queste parole: 'L'obbligo vaccinale e l'immunità di gruppo che ne deriva non si limitano a proteggere il singolo, ma permettono di estendere la protezione a quegli individui che non possono ricevere il vaccino perché immunodepressi, affetti da malattie croniche o per altre ragioni mediche. Per noi cittadini, vaccinare noi stessi e i nostri figli è un'azione di responsabilità e solidarietà sociale'. E' questa attenzione che chiediamo a tutti voi: l'attenzione per i più deboli tra i più piccoli, che possano essere accolti negli asili e nelle scuole in sicurezza e in tranquillità", conclude la missiva.