L’estate “vola“ e Orio torna alla normalità

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Pronto alla ripartenza, si torna a volare. Dopo il difficile periodo contrassegnato dalla pandemia, l’aeroporto Il Caravaggio di Orio al Serio, il terzo scalo italiano, si appresta a riprendere gran parte dell’attività, soprattutto con l’arrivo della stagione estiva. "Abbiamo lavorato senza sosta per mettere lo scalo nelle condizioni di massima sicurezza, conseguendo certificazioni su certificazioni – ha spiegato recentemente Giovanni Sanga, presidente di Sacbo, la società di gestione di Orio – E ora siamo pronti". In questi mesi difficili l’aeroporto ha lavorato senza sosta per assicurare una ripartenza veloce e sicura: i cantieri in via di ultimazione, la nuova area extra-Schengen, il modernissimo sistema di gestione dei bagagli, i percorsi protetti e sanificati. La ripartenza, in prima battuta, passerà innanzitutto dai voli nazionali, proseguendo la tendenza già evidenziata nei mesi caldi del 2020, allorchè tra giugno e agosto il traffico aereo aveva dato segnali importanti di ripresa. Poi, però, erano arrivate nuove restrizioni e l’attività aveva subìto una brusca frenata.

Veniamo alla stagione estiva ormai imminente, che sarà contrassegnata da 130 destinazioni. Un centinaio sono quelle di Ryanair, la compagnia irlandese da sempre principe dello scalo orobico. Va anche sottolineato, però, lo sbarco dei rivali di Easyjet con un volo per Olbia, meta assai gettonata per le vacanze. Nella settimana dal 17 al 23 maggio ci saranno 50 destinazioni attive da Orio al Serio. La prima settimana di giugno saliranno a 115 per arrivare a 130 alla fine del mese. L’obiettivo è anche quello di recuperare parte di quei 26 miliardi di euro persi a livello nazionale nel 2020 di spese di turisti stranieri.

A Orio è tutto pronto per accoglierli. E’ chiaro che alcune decisioni, come quelle delle isole “Covid free”, possono cambiare le carte in tavola e favorire il ritorno nel Belpaese dei turisti stranieri. Questo per quel che riguarda l’offerta per i mesi estivi. Ma l’attenzione dei vertici di Sacbo è già rivolta anche a settembre e a ottobre.

Perché se è vera ripartenza si potrà capire soprattutto in quel periodo. Sempre alcune settimane fa Giovanni Sanga aveva precisato: "Se la campagna vaccinale andrà avanti a questi ritmi e le cose si avvieranno ad una nuova normalità potremmo arrivare al 50% dell’offerta dello stesso periodo di 2 anni fa, cioè prima dell’avvento del Covid".

Michele Andreucci