Ponte San Michele, scoppia la lite tra Bergamo e Lecco

Querelle sul luogo dove far sorgere la nuova struttura

Il Ponte  San Michele ha ormai 130 anni

Il Ponte San Michele ha ormai 130 anni

Bergamo, 16 gennaio 2018 - Il ponte San Michele tra Calusco e Paderno non potrà reggere a lungo, nemmeno una volta rimesso a nuovo e tirato a lucido. L’amministratore delegato di Rfi e commissario straordinario per gestire l’emergenza della serrata di uno dei principali collegamenti tra l’Isola e il Meratese Maurizio Gentile l’altro giorno, durante il suo sopralluogo direttamente in cantiere, è stato chiaro: «Assolverà al compito per il quale è stato progettato per un’altra quindicina d’anni, non di più. Nel frattempo bisogna costruire un’alternativa e realizzare un nuovo tracciato ferroviario per evitare di essere colti impreparati».

E’ dagli anni ‘80 che del resto se ne discute, ma le idee e le proposte sono sempre rimaste chiuse in qualche cassetto. Se tutti concordano sulla necessità di un altro viadotto, i pareri su dove innalzarlo sono del resto molto diversi e in passato proprio le divergenze hanno contribuito a non combinare nulla. Il sindaco di Cisano Bergamasco Andrea Previtali ha ad esempio lanciato una petizione online e una raccolta di firme piazza per piazza paese per paese per rispolverare l’ipotesi della cosiddetta Variante di Cisano con un ponte tra Villa d’Adda e Arlate di Calco, previsto pure nella Legge Obbiettivo del 2001 e poi nelle tavole del Ptcp del 2004, una sorta di Piano regolatore della provincia di Bergamo. «Purtroppo l’infrastruttura è stata eliminata dal nuovo Ptcp - spiega lui -. I documenti ufficiali risalgono agli inizi degli anni ’90 anche se se ne parlava già negli anni ’60. Ma io non mollo».

L'ipotesi di  un nuovo ponte dove indicato dal collega di Cisano non piace tuttavia al primo cittadino di Paderno Renzo Rotta: «Lì non serve a nulla, è attaccato al ponte di Brivio e ancora più a nord c’è il nuovo ponte Cesare Cantù di Olginate che è sottoutilizzato. Il nuovo ponte deve essere costruito più a sud verso Trezzo, in una posizione più strategia e utile». Intanto ieri in Consiglio regionale è stata approvata all’unanimità una mozione per un’alternativa al San Michele e soprattutto per trovare le risorse necessarie. «Il ponte che unisce Calusco e Paderno ha 130 anni e, pur con la ristrutturazione in atto, non può assolvere alle esigenze dei cittadini dei territori interessati in termini di traffico ferroviario e stradale – spiega l’assessore regionale alla Mobilità Claudia Maria Terzi -. L’obiettivo è realizzare la nuova infrastruttura il prima possibile».