Bergamo, l’ultimo lifting è finito: rifatto il cuore della città

Quasi conclusi i lavori per rendere più attraente il centro cittadino

Bergamo, il centro cittadino rimesso a nuovo

Bergamo, il centro cittadino rimesso a nuovo

Bergamo - Si avvicina la definitiva restituzione alla città del “cuore“ di Bergamo, il Centro Piacentiniano, rinnovato per la prima volta dalla sua realizzazione: pavimentazioni di pregio, 13 nuove alberature, ben 4mila metri quadrati di verde in più e un’accresciuta vocazione pedonale. Un tassello dopo l’altro si sta completando il cantiere per la riqualificazione del terzo lotto. Uno degli interventi che si può dire ormai terminato è quello riguardante Piazza Matteotti, che è stata riaperta, pur se avrà bisogno ancora di qualche piccolo lavoro, in occasione della Capitale della Cultura. Una Piazza Matteotti che, dopo il restyling, appare con più verde e meno asfalto, ma anche con una nuova luce e un migliore arredo urbano. Per quanto riguarda il Centro Piacentiniano, rimangono da completare, a partire da domani, alcune parti ai giardini dietro il propileo di sinistra di Porta Nuova e deve ancora essere posata l’era di fronte a Palazzo Uffici. Non solo. Nell’ambito del rilancio di Bergamo bassa ha preso vita il rinnovato sistema di illuminazione pensato per i monumenti del centro novecentesco.

A brillare di nuova luce il teatro Donizetti, la chiesa di San Bartolomeo, Palazzo Frizzoni, la Torre dei Caduti e il monumento a Gaetano Donizetti. A seguire saranno illuminate anche la facciata della Procura di piazza Dante e di Palazzo Uffici, oltre che il monumento a Vittorio Emanuele.

"L’idea è quella di estendere anche a tutti i monumenti e edifici pubblici dei vari lotti un sistema di illuminazione omogeneo, semplificato e unificato. Abbiamo concentrato in pochi punti esterni le sorgenti luminose, fuori dalla visuale del passante". Intanto oggi alle 18 verrà inaugurata “Lights on“, la grande installazione artistica temporanea in piazza della Libertà, sostenuta da Confindustria Bergamo in occasione della Capitale della Cultura. Ciascun elemento dell’installazione, selezionata nell’ambito del concorso internazionale lanciato in collaborazione con Comune e Gamec (galleria d’arte moderna e contemporanea), è stato concepito per essere smontato, riciclato e riutilizzato. Quel che accadrà alla fine del 2023.