Bergamo, nell’antico lavatoio torna a scorrere l’acqua

Costruito in pietra di Zandobbio alla fine dell’800, negli anni Settanta era destinato alla demolizione ma la Sovrintendenza lo salvò

Il lavatoio in via Mario Lupo

Il lavatoio in via Mario Lupo

Bergamo, 5 agosto 2020 - Il lavatoio di via Mario Lupo, a due passi dalla torre del Gombito, in Città Alta, torna alle sue origini. Con la conclusione dei lavori di restauro, a cura della società bergamasca Ars Restauri, e grazie al contributo pari a 160mila euro da parte del Comune di Bergamo, oggi l’acqua è tornata a scorrere nelle 22 vasche, le cosiddette “postazioni di lavaggio" in pietra di Zandobbio del vecchio lavatoio costruito nel 1891, con una copertura in ghisa e lastre di lamiera. a collocazione di un tubo a vista, installato nella medesima posizione della tubazione presente in origine sulla struttura, parte di un nuovo impianto idraulico, permette ora all’acqua di raggiungere la fascia più esterna dei ripiani inclinati di lavaggio delle vasche, restaurate e finemente pulite tramite l’utilizzo di speciali spazzole e getti d’acqua a bassa pressione.

L’acqua nel lavatoio di via Mario Lupo non si vedeva da cinquant’anni, da quando fu deciso di demolire la struttura nel 1972, perché in disuso da più di vent’anni: la decisione fu bloccata dalla Sovrintendenza. «Sarà banale per qualcuno – dichiara l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Bergamo, Marco Brembilla – a mio avviso, è una nuova vita per questa struttura carica di storia. Era importante restituire alla loro bellezza queste strutture così ricche di fascino antico, in grado di attrarre ogni giorno un numero significativo di turisti. Il doppio progetto si inserisce nell’ambito dei numerosi interventi previsti dal Comune di Bergamo per recuperare parti importanti della nostra storia e della nostra cultura".

Ogni singola pietra di ogni singolo lavatoio racconta le storie vere delle numerosissime donne che vi si sono recate nel tempo a fare il bucato. Ora che si è concluso l’intervento in via Mario Lupo, il cantiere si concentra sul lavatoio di Sant’Erasmo, in via Borgo Canale, relativo alle dodici vasche in graniglia e con pavimento in cemento. In questo caso, il progetto prevede un corposo restauro conservativo delle superfici murarie del lavatoio, delle vasche e del relativo basamento in blocchi di arenaria, oltre che di tutte le componenti metalliche che compongono la copertura e la recinzione di lato sud. Anche nel lavatoio di Sant’Erasmo è previsto il ritorno dell’acqua nelle vasche.