La psichiatra: "Quando strangolò la moglie non era presente"

Al momento dal fatto Orazio Gualtieri, 81 anni, "non era presente". A sostenerlo è stata la dottoressa Cristina Colombo, psichiatra del San Raffaele di Milano, esperta in terapia farmacologica, teste della difesa. La psichiatra riferendosi alla personalità dell’imputato ha spiegato che il Gualtieri faceva uso di antidepressivi in modo non controllato. A un certo punto il pm, Letizia Ruggeri le ha chiesto una sua opinione sull’imputato al momento dell’omicidio della moglie, Maria Antonia Lanzeni, 84 anni, morta dopo essere stata strangolata dal marito che a sua volta aveva tentato di suicidarsi. E la dottoressa Colombo ha dichiarato che secondo lei "non era presente". Il pm ha già anticipato che farà effettuare una controperizia psichiatrica a un suo consulente, visto che ha una settimana di tempo. Un tragedia famigliare che aveva scosso i residenti di via Trieste, a Treviglio, dove abitava la coppia. In aula è sfilato un amico di lunga data dell’imputato, il padre di Tommaso, il nipote che quel giorno doveva andare a pranzo dai nonni e che più tardi scoprì l’omicidio. Ancora, il presidente dell’Aga (associazione genitori antidroga) con sede a Pontirolo, dove Gualtieri e la moglie facevano del volontariato. E anche nelle parole del presidente di Aga non è emerso nulla che potesse far pensare a una fine tremenda. La coppia aveva aperto anche un centro di assistenza a Brignano Gera d’Adda, il paese dove marito e moglie avevano abitato prima di trasferirsi a Treviglio. F.D.