Kenya, incendio in un resort a Watamu: si aggravano le condizioni di Michela Boldrini

Fonti dell'ospedale hanno precisato che la 40enne di Sarnico è ricoverata nel reparto di terapia intensiva

Si sarebbero aggravate le condizioni di salute di Michela Boldrini, uno dei tre turisti ricoverati in un ospedale di Mombasa, in Kenya, con ustioni gravi riportate nell'incendio che mercoledì scorso ha distrutto il resort italiano Barracuda Inn di Watamu in cui soggiornavano 182 italiani. Lo hanno riferito fonti dell'ospedale precisando che si tratta della donna ricoverata nel reparto di terapia intensiva.

La turista, 40enne di Sarnico (Bergamo), in vacanza con il cugino, Mattia Ghilardi, 36enne, di Grosotto (Sondrio) che ha riportato ustioni meno gravi, era stata subito giudicata "non in pericolo di vita" dai medici dell'ospedale. Si è però aggravata, a differenza del parente e dell'altra paziente ricoverata, una donna di Napoli. Già mercoledì era stata trasferita a Mombasa per ricevere cure appropriate.

"Altri trenta secondi e non ce l'avremmo fatta", aveva raccontato all'Ansa Ghilardi dal suo letto d'ospedale. E aveva spiegato: "Io e mia cugina saremmo dovuti tornare dal Kenya, e per paura di perdere i passaporti, appena visto da lontano le fiamme, ci siamo diretti verso la stanza del Barracuda Inn. Ma nel giro di pochissimo un calore tremendo aveva già avvolto il resort". "La vacanza era andata benissimo, fino alla tragica fatalità di ieri: mare, safari e relax. A ripensarci, dovevo correre in spiaggia come hanno fatto quasi tutti gli ospiti del resort, ma istintivamente ho pensato a salvare i documenti di viaggio, che alla fine non sono comunque riuscito a recuperare, al pari di tutti i miei effetti personali", ha concluso il 36enne.