Italcementi, accordo azienda-sindacati: attesa per l'incontro con Renzi

Ora i contenuti di questa intesa saranno sottoposti al giudizio dei lavoratori attraverso un referendum: lunedì 23 maggio si svolgeranno le assemblee per illustrare i dettagli poi, nei giorni successivi, si voterà

Corteo contro i licenziamenti alla Italcementi

Corteo contro i licenziamenti alla Italcementi

Bergamo, 20 maggio 2016 - L'ipotesi di accordo tra Italcementi e i sindacati raggiunta nella notte viene considerata "buona" da Luciana Fratus della FILLEA-CGIL di Bergamo. Ora i contenuti di questa intesa saranno sottoposti al giudizio dei lavoratori attraverso un referendum: lunedì 23 maggio si svolgeranno le assemblee per illustrare i dettagli poi, nei giorni successivi, si voterà. 

Soddisfazione per il budget messo ai disposizione per sostenere il Piano, che "da principio ammontava a 24 milioni di euro, mentre oggi l'ipotesi di accordo poggia su una somma pari a 35milioni" spiega. Alla dirigenza Italcementi si riconosce che "si e' spostata su posizioni e principi che sin dall'inizio abbiamo posto come imprescindibili: ad esempio il principio dell'equivalenza delle mansioni future (rispetto a quelle esercitate in Italcementi) di ciascun lavoratore ricollocato, e la regolamentazione delle modalità del distacco per chi accettera' di andare a lavorare all'estero per Heidelberg" prosegue Fratus. "Ora spetta al Governo incalzare Heidelberg per la riduzione del numero degli esuberi dichiarati dall'azienda - sottolinea la sindacalista - dopo l'acquisizione di Italcementi da parte dei tedeschi (415 lavoratori nella sede centrale di Bergamo+250 nelle cementerie): questo chiederemo domani al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, insieme all'impegno di prolungare il periodo di ammortizzazione sociale. Inoltre, gli chiederemo di garantire la presenza del neominstro Carlo Calenda al prossimo incontro con l'azienda al Ministero dello Sviluppo Economico il 30 maggio".

Nel dettaglio, l'ipotesi di Piano sociale siglata questa notte prevede diverse "doti" che ciascun lavoratore potrà usare per riqualificarsi e trovare nuova ricollocazione in altre aziende, grazie all'azione sinergica di Comune di Bergamo, Provincia, Regione Lombardia, Università degli Studi di Bergamo. La cosiddetta "dote incentivo", 42mila euro (di base) piu' 3mila euro se il lavoratore ha il coniuge carico, piu' 1.500 per ogni figlio a carico, piu' il pagamento dei mesi di preavviso. Questi soldi sono a disposizione diretta del lavoratore. E la cosiddetta "Dote inserimento" di 2mila euro come incentivo che viene erogato a un operatore (ad esempio un'agenzia interinale) che proponga e perfezioni il ricollocamento a tempo indeterminato di un lavoratore Italcementi. Poi c'e' la "Dote ricollocazione" di 12mila euro, che rappresenta l'incentivo che ricevera' l'azienda che assume ciascun lavoratore aderente al Piano sociale. La somma e' modulata in maniera crescente ed erogata nell'arco di tre anni: se l'azienda riconosce al lavoratore l'applicazione dell' art. 18 dello Statuto dei Lavoratori (dunque non applicando quanto previsto dal Jobs Act) l'azienda ricevera' la somma subito, in un'unica soluzione. E' prevista anche la "Dote formazione", 7.000 euro, a disposizione del lavoratore per corsi di formazione. Sara' il singolo lavoratore a scegliere se aderire o meno al Piano. Dovra' comunicare la propria decisione entro il 31 agosto. Nel caso non sia interessato a partecipare alle fasi articolate del Piano, si vedra' liquidare tutte le 4 doti in un'unica soluzione (ammontare totale medio di circa 85mila euro). Chi ad agosto deciderà di non aderire verrà licenziato. Chi, invece, aderirà, potra' usufruire dell'indennità di Cassa integrazione che scadra' il 23 settembre 2017 (ma che potrebbe essere prolungabile): dunque potrà usufruire dell'integrazione al reddito già prevista dagli accordi precedenti.

Fonte Agi