Anna Seniga e i bimbi stranieri: "Insegno l'italiano, un'esperienza di buon vicinato"

, vicepresidente del consiglio di quartiere di Fiumicello, offre del suo tempo per insegnare l'italiano ai bambini di famiglie non italiane



"Insegno l'italiano ai vicini di Brescia: un'esperienza di buon vicinato"
"Insegno l'italiano ai vicini di Brescia: un'esperienza di buon vicinato"

Un’esperienza di buon vicinato che arricchisce tutti. Lo ha sperimentato in prima persona Anna Seniga, bresciana, residente a Fiumicello dove è anche vicepresidente del consiglio di quartiere, che si è offerta di dedicare un po’ del suo tempo per aiutare figli di vicini di origine non italiana ad imparare l’italiano.

"Nel mio condominio – racconta – abitano alcune famiglie che hanno bambini e bambine piccole, a cui dedico un po’ del mio tempo, non tanto per fare i compiti, quanto per insegnare l’italiano, perché in famiglia parlano soprattutto la lingua d’origine e questo determina la difficoltà ad esprimersi, anche a scuola. Parliamo della quotidianità, usando il lessico base. Ad esempio, alla bambina le chiedo di descrivere se stessa, cosa che in alcune culture non è così comune".

Un’esperienza che ha arricchito anche Seniga. "Ho imparato molto da loro, poi c’è sempre il sorriso, che è anche un modo per far sentire accolte queste persone. Anche con una mamma sono riuscita ad aiutarla ad imparare la lingua, e questo è molto positivo perché imparare l’italiano è il primo passo per potersi anche relazionare con le scuole". L’idea di Seniga sarebbe anche di creare dei gruppi di cammino per le mamme, che spesso faticano ad integrarsi. "Avevamo proposto nel 2020, con un Consiglio di quartiere, il progetto di un gruppo di camminata serale, in cui chiacchierare e, al contempo, imparare l’italiano, ma poi col Covid si è un po’ bloccato tutto. Credo, tuttavia, che di pensionati che sarebbero disponibili a mettere il loro tempo nei parchi o in luoghi pubblici per fare queste attività ce ne sarebbero tanti. Non si tratta di fare corsi strutturati, ma un buon vicinato, che aiuti a costruire relazioni ed inclusione".