Indagine in 37 istituti superiori: ragazzi “schiavi“ di internet e tv

Trascorrono in media 9 ore al giorno online, le ragazze prediligono i social i maschi i videogame

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di Francesco Donadoni

I ragazzi bergamaschi trascorrono in media nove ore al giorno davanti allo schermo tra televisione, smartphone, videogame, chat e internet. Le ragazze fanno più spesso un uso problematico dei social media (25,7% contro il 7,7% dei maschi), l’uso problematico di videogiochi è significativamente più diffuso tra i maschi (12,6% contro il 3% delle femmine). Sono alcune delle anticipazioni emerse dal progetto “Selfie“, un’indagine sugli stili di vita giovanili e sulle dipendenze che ha coinvolto gli studenti degli istituti superiori. Con la supervisione dell’Ambito territoriale Bergamo, il Comune di Bergamo, l’Ufficio scolastico territoriale, Itaca, la cooperativa sociale “Semi di Melo“ di Pavia, Exodus e l’università di Pavia è stato messo a punto un questionario che permette ai ragazzi di descrivere le proprie abitudini. All’indagine hanno partecipato gli alunni di 37 tra istituti superiori, scuole paritarie, istituti comprensivi distribuiti tra Bergamo e la sua provincia, per un totale di circa 17mila questionari. I dati più recenti relativi al nostro territorio (2021) rivelano un quadro di relativa stabilità della percentuale di ragazzi che giocano d’azzardo, o che risultano essere giocatori a rischio e problematici, ma di diffuse credenze distorte sul gioco e sulle possibilità di trarne guadagno. Per quanto riguarda la dipendenza da fumo, la percentuale di fumatori abituali (40 o più sigarette fumate nella vita) è del 19,1%, la maggioranza maschi. Il consumo di alcolici è ampiamente diffuso (il 35% ha bevuto 20 volte o più, e solo il 16% non ha mai bevuto) e per il 48,9% ha portato ad almeno un’ubriacatura. Lo sport rimane uno dei fattori principali di protezione, le famiglie e gli amici sono un riferimento importante.

Il report di marzo 2022 sul gioco d’azzardo dell’Ambito territoriale Bergamo (maggiorenni), che legge il fenomeno presso i locali e le sale con esclusione del gioco on line, evidenzia un crollo del 50% del giocato nell’anno 2020 e 2021 rispetto al 2019. Questo è un dato dovuto agli effetti dei lockdown.