Investiti e uccisi ad Azzano, è il giorno del processo

In calendario l’udienza preliminare per l’incidente di costato la vita a due ragazzi. Il pm contesta l’omicidio volontario

Il lunotto dell'auto rotto

Il lunotto dell'auto rotto

Azzano San Paolo (Bergamo), 10 luglio 2020 - Questa mattina è in calendario l’udienza preliminare per l’incidente di Azzano San Paolo, avvenuto la notte tra il 3 e il 4 agosto del 2019, in cui persero la vita due amici, Matteo Ferrari e Luca Carissimi, di 21 e 18 anni. Sulla Vespa, furono travolti dalla Mini Cooper condotta da Matteo Scapin, 34 anni, di Curno.

Il pm Raffaella Latorraca contesta l’omicidio volontario, mentre per la difesa è stato un incidente stradale. I legali di Scapin devono scegliere tra il rito abbreviato, anche condizionato a richieste del gup Massimiliano Magliacani, con lo sconto di un terzo della pena, o andare davanti a una Corte d’assise per sostenere con i propri testimoni e consulenti la tesi dell’incidente. Tutto è successo dopo la serata alla discoteca Setai, di Orio al Serio. L’imputato è al locale con la fidanzata, per festeggiare il compleanno di un’amica. Ha bevuto: il suo tasso è di 1,49 grammi per litro alle cinque di mattino. Già nella discoteca c’è una lite tra lui e i due ragazzi per un apprezzamento alla sua fidanzata, proseguita all’esterno. Sulla Cremasca la Mini impatta con lo spigolo destro del paraurti anteriore contro la Vespa dei due amici, lasciando la targa. Scapin non si ferma, solo dopo 39 minuti chiama il 112, prima parla con un amico e la madre.

Per il perito del gip è stato un urto di lieve entità: lo scarto di velocità tra la Vespa (a 71 chilometri orari) e la Mini (a 81-86) non era molto. Al semaforo di via Portico, secondo una testimonianza, Ferrari rompe il lunotto dell’auto con il casco. Un botto che spaventa Scapin e lo fa scappare, così dice al gip. Ma le telecamere registrano una leggera deviazione della Mini verso destra contro la moto, prima dell’impatto.