Il Papa Giovanni spalanca le corsie a bimbi e malati

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Garantire posti letto negli ospedali ai profughi ucraini che necessitano di cure mediche. Anche i bergamaschi rispondono all’appello lanciato da Areu, di garantire cioè postazioni per chi arriva dalle aree del conflitto e deve essere curato. L’attenzione è rivolta soprattutto alle cure neonatali e pediatriche, ma anche a pazienti oncologici e ai grandi ustionati, a seconda della vocazione del presidio sanitario. L’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha annunciato di aver messo a disposizione posti letto e materiale sanitario. Il presidio ospedaliero bergamasco ha già segnalato alla cabina di regia regionale "i posti letto disponibili nei reparti di Terapia intensiva pediatrica, patologia neonatale, pediatria, oncologia, nefrologia con particolare attenzione ai pazienti bisognosi di dialisi".

La direzione sanitaria del Papa Giovanni XXIII ha reso inoltre disponibile alla Regione Lombardia materiale sanitario che può essere oggetto di donazione per contribuire, unitamente ad altre forniture mediche salvavita che tutto il Paese sta mettendo a disposizione dell’Ucraina, all’approvvigionamento necessario per far fronte all’emergenza bellica. Intanto anche la comunità romena ortodossa di Bergamo si è mobilitata per fornire aiuto alla popolazione ucraina in fuga dalla guerra.

Michele Andreucci