I frati lasciano il convento Arrivano i padri separati

Sei celle del monastero di Calusco trasformate in alloggi per genitori in difficoltà

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CALUSCO (Bergamo)

di Amanzio Possenti

Nella frazione Baccanello di Calusco – dove nel Seicento è sorto il convento dei Frati minori francescani, che fu tanto caro a Papa Giovanni XXIII – sta avvenendo qualcosa di inedito e di fortemente solidale: la partenza dei Frati che lasciano il monastero – ufficialmente oggi – coincide con il contemporaneo avvio di un progetto singolare, la trasformazione di un primo gruppo di celle conventuali in unità abitative a favore di padri separati.

Mentre domani avverrà il saluto ai francescani – con la Messa alle 9,30 nella chiesa di Calusco – sono già in corso dai primi del mese i lavori per la trasformazione di alcune celle in stanze-appartamento che accoglieranno genitori con difficoltà o problemi abitativi. Prende forma il progetto “Casa nel Chiostro“ portato avanti dall’Associazione Convento Francescano di Baccanello nata nel 2017, con il finanziamento (210mila euro) della Fondazione Azimut e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, con sede a Pavia. Previste per ora sei nuove unità abitative, mentre la prima stanza di accoglienza è già stata realizzata con i fondi raccolti negli ultimi due anni, circa 50mila euro, e attende il nulla osta di abitabilità dal Comune.

Spiega il referente dell’Associazione, Danilo Riva: "Ogni tre celle si ricaverà una stanza di accoglienza per un padre separato, ovvero un locale dove dormire con aggiunta di cucina e servizi". I lavori, che riguardano un piano intero, dovrebbero concludersi tra fine 2022 e inizio 2023; mentre il progetto, che risale al 2018, proseguirà per trasformare altre celle in stanze di accoglienza.

L’Associazione – che ha lanciato una raccolta di donazioni a sostegno del progetto – ha scelto con senso di solidarietà la via della proposta di accoglienza dei padri separati, molti dei quali vivono in grosse difficoltà, alcuni allo sbando, altri dormendo in macchina o in ambienti di fortuna. Il sodalizio si occupa anche di attività caritative e di housing sociale nonché, nel segno della spiritualità francescana, di interventi educativi per giovani e minori. Di fronte al dramma dei padri separati, alcuni persino senza tetto, che non possono ospitare i figli, ecco emergere una nuova povertà cui non sempre si riesce a dare risposta idonea. Il presidente Mario Scarpellini sottolinea: "Per questo abbiamo dato vita al progetto di accoglienza nel convento".